lunedì 16 dicembre 2013

Il bacio della pantera (Cat People, 1942) di Jacques Tourneur

Straordinario horror a basso costo della RKO, che deve molto anche a Val Lewton, geniale produttore ed autore di film horror degli anni ’40. Si narra la storia di Irena (Simone Simon), una donna serba, sensuale e misteriosa, emigrata in America, su cui pesa l’ombra di una terribile maledizione, che la trasformerebbe in pantera in presenza di desiderio sessuale. Il giovane Oliver si innamora di lei e la sposa, cercando di convincerla che si tratta solo di vecchie superstizioni prive di fondamento, ma Irena è terrorizzata e fa di tutto per evitare i rapporti intimi con il marito. La presenza di un’altra donna peggiorerà la situazione. Pellicola di grande fascino, tutta costruita sull’eleganza formale e la suggestione delle atmosfere misteriose, sui giochi di ombre e su un’audace (per i tempi) ambiguità a sfondo sessuale. La protagonista francese Simone Simon offre la sua migliore interpretazione regalandoci un personaggio tormentato, fragile ed inquietante al tempo stesso. Tourneur è bravissimo nell’inquietare senza mostrare mai niente (la scena della piscina ha fatto scuola, in tal senso) e nel risolvere con estrema raffinatezza anche le situazioni più morbose, trasformando il tutto in un'oscura metafora sulla diversità e sulla difficoltà di integrazione. Pietra miliare dell’horror classico, ha avuto uno scialbo ed inutile remake nel 1982, molto più esplicito ed interamente costruito sull’erotica sensualità di Nastassja Kinski, controversa diva di quegli anni.

Voto:
voto: 4,5/5

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