lunedì 16 dicembre 2013

Caccia al ladro (To Catch a Thief, 1955) di Alfred Hitchcock

Questo film è una sorta di divertissement, una specie di vacanza per l’autore, che lo gira nello splendido scenario della Costa Azzurra, ma non è meno elegante e raffinato delle opere maggiori. "Caccia al ladro" , altro titolo notissimo, ricama gustosissime varianti sui due temi hitchcockiani più ricorrenti, quello dell’innocente costretto a discolparsi (che stavolta è, paradossalmente, un famoso ladro) e quello della battaglia dei sessi, con sarcastiche annotazioni sulla caccia al maschio e sull’emancipazione femminile (Grace Kelly, più bella perfino che ne "La finestra sul cortile”, seduce Cary Grant; celeberrima la scena in cui, senza perdere la sua gelida impassibilità, lo bacia, sulla porta della stanza d’albergo, e poi gli chiude la porta in faccia). Coloratissimo, movimentato, pieno di battute brillanti ed allusive, il film è formalmente splendido (ammirevoli la fotografia a colori, i panorami, i costumi e soprattutto le scenografie), e meritevole anch’esso di ripetute visioni, per una nuova festa degli occhi e nuovi particolari da scoprire.

Voto:
voto: 3,5/5

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