Questo film è una sorta di divertissement, una specie di vacanza per
l’autore, che lo gira nello splendido scenario della Costa Azzurra, ma
non è meno elegante e raffinato delle opere maggiori. "Caccia al ladro"
, altro titolo notissimo, ricama gustosissime varianti sui due temi
hitchcockiani più ricorrenti, quello dell’innocente costretto a
discolparsi (che stavolta è, paradossalmente, un famoso ladro) e quello
della battaglia dei sessi, con sarcastiche annotazioni sulla caccia al
maschio e sull’emancipazione femminile (Grace Kelly, più bella perfino
che ne "La finestra sul cortile”, seduce Cary Grant; celeberrima la
scena in cui, senza perdere la sua gelida impassibilità, lo bacia, sulla
porta della stanza d’albergo, e poi gli chiude la porta in faccia).
Coloratissimo, movimentato, pieno di battute brillanti ed allusive, il
film è formalmente splendido (ammirevoli la fotografia a colori, i
panorami, i costumi e soprattutto le scenografie), e meritevole
anch’esso di ripetute visioni, per una nuova festa degli occhi e nuovi
particolari da scoprire.
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