lunedì 16 dicembre 2013

L'uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much, 1956) di Alfred Hitchcock

Il dottor McKenna, in vacanza in Marocco con la sua famiglia, raccoglie casualmente scottanti informazioni da un uomo morente, che poi si rivelerà essere una spia dei servizi segreti. Scioccato dalle notizie apprese in merito a un imminente attentato che avverrà a Londra a danno di un diplomatico straniero, McKenna è combattuto tra la paura e il senso civico. Intanto i malfattori che progettano l'azione criminale gli rapiscono il figlio per costringerlo al silenzio. L’unico remake di un suo film Hitchcock lo realizza nel 1956. "L’uomo che sapeva troppo" è una nuova versione della pellicola inglese del ’34, migliore della precedente e resa più affascinante dal mutamento delle locations, dall’uso del colore, da diversi aggiustamenti della vicenda, e dalla superiore qualità della regia (l’autore stesso affermava che il film inglese era l’opera di un dilettante di talento, quello americano invece era l’opera di un professionista). Memorabile la suspense della arcinota sequenza del concerto all’Albert Hall, ma ci sono numerose altre scene da ammirare, a partire da quella dell’assassinio di Daniel Gelin, travestito da arabo, nel mercato di Marrakesh. Premio Oscar alla canzone “Que sera sera” di Jay Livingstone e Ray Evans.

Voto:
voto: 4/5

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