lunedì 16 dicembre 2013

The Insider (The Insider, 1999) di Michael Mann

Ispirato ad un articolo letto dal regista su un periodico, è uno straordinario film inchiesta targato Michael Mann. Diretto come un film classico nell'impostazione e nella concezione, con uno stile documentaristico, un sapiente scandaglio psicologico dei personaggi ed una minuziosa attenzione ai dettagli ed alle sfumature (persino quelle più marginali), The Insider è un grande esempio di dramma anti-spettacolare socialmente impegnato. Mann sembra rinunciare, stavolta, all'azione ed ai ritmi serrati dei suoi polizieschi, in favore di un'estetica più sobria e compassata, che cerca di analizzare a fondo le grandi tematiche trattate e gli sconvolgenti effetti psicologici e morali sulle vite dei protagonisti. Sorretto da un cast stellare ed in stato di grazia, dove però l'australiano Russel Crowe risulta addirittura più bravo del vecchio leone Al Pacino, il film è anche una spietata auto critica verso il capitalismo occidentale e la vorace logica del profitto delle grandi multinazionali, in questo caso quelle del tabacco. Accurato nell'analisi, minuzioso nella messa in scena, emotivamente sempre vicino al dramma esistenziale del protagonista, ma con l'ampiezza di respiro tipica del grande cinema d'autore e la valenza caustica della denuncia sociale, che non risparmia nessuno: neanche il mondo dei mass media in cui la pellicola è ambientata. E' senza dubbio tra i film migliori del bravo regista americano, personalmente lo metto al secondo posto subito dietro ad Heat nella mia classifica di gradimento. Pellicola da vedere e rivedere per capire, ed apprezzare, come fare grande cinema di qualità e di contenuti senza ricorrere a banali spettacolarizzazioni, ma puntando tutto su una solida sceneggiatura, una regia accurata e delle grandi interpretazioni. Stavolta Mann si muove sulla scia di Sidney Lumet e di Alan Pakula, ma riattualizza il tutto con una visione, una tecnica ed un senso della misura che lasciano sbigottiti. Sette nomination agli Oscar 2000 e nessun premio vinto, naturalmente ...

Voto:
voto: 4/5

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