"Smoke" è un film stupendo e, purtroppo, non molto conosciuto, ma
che merita ampiamente la visione. E' un film corale, diviso in 5 parti,
ciascuna con un diverso personaggio protagonista, ma con un unico
baricentro: la tabaccheria di Auggie (un superbo Harvey Keitel)
che fa da collante alle varie vicende e detta i tempi del racconto. La
narrazione non procede in modo lineare ma a cerchi concetrici, con molti
dialoghi e situazioni vagamente surreali. Il film deve qualcosa al
modello altmaniano ma si distacca totalmente dai suoi toni
solitamente amari in favore di una lievezza e di un'eleganza che fu
tipica della grande tradizione della screwball comedy di Hawks,
più che di Capra o Cukor. E' un film agile e raffinato, con dei
personaggi irresistibili quanto improbabili, che scaldano il cuore e
toccano le corde sincere dei sentimenti, ma senza alcun sentimentalismo
di maniera. A un certo livello è una pellicola dalla sensibilità più
europea che americana. Consigliatissimo a tutti gli amanti del buon
cinema di qualità, non solo ai cinefili.
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