domenica 15 dicembre 2013

Giornata nera per l'ariete (1971) di Luigi Bazzoni

Il giornalista Andrea Bild indaga sui delitti commessi da un misterioso omicida seriale, ma il suo continuo ficcanasare finisce per dar fastidio all'editore del suo giornale che lo solleva dall'incarico. Per nulla intimorito il nostro prosegue la sua personale inchiesta ma finisce per diventare il sospettato numero uno della polizia. Piccola perla stilistica di grande atmosfera, impreziosita dalla superba fotografia del grande Vittorio Storaro e dalle musiche ipnotiche di Ennio Morricone. Ispirato al racconto The Fifth Cord di D.M. Devine e tipicamente "argentiano" nella concezione, ha una forte dimensione "onirica" che ne determina una certa dignità artistica, rendendolo sopra la media rispetto al genere di appartenenza. Nonostante il finale tortuoso e poco verosimile, tipico degli spaghetti thriller, è uno dei migliori gialli all'italiana degli anni '70. L'inquietante sequenza del bambino solo in casa è da antologia. Bravo Franco Nero nel ruolo del tormentato protagonista. Il suggestivo titolo deriva da una frase pronunciata dal personaggio dell'astrologa giornalista che prevede, per l'appunto, una giornata nera per i nati sotto il segno dell'ariete.

Voto:
voto: 3,5/5

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