lunedì 16 dicembre 2013

L'altro uomo aka Delitto per delitto (Strangers on a Train, 1951) di Alfred Hitchcock

E' il film che apre il periodo aureo della "fase americana" di Hitchcock: i film dal 1951 al 1963 sono tutti di alto livello e, tra essi, ci sono i maggiori capolavori del regista. Si comincia proprio con "L’altro uomo" , da un morboso romanzo di Patricia Highsmith, che il regista deve drasticamente modificare per adeguarlo al gusto del pubblico (ed evitare problemi con la censura). Nonostante ciò, resta uno dei film più complessi dell’autore, soprattutto nella descrizione del bizzarro rapporto tra i due protagonisti (di natura velatamente omosessuale ed apertamente plagiatoria) e nella creazione di una atmosfera di equivoca ambiguità. Inoltre il regista dispiega la propria maestria stilistica in alcune sequenze restate celebri (l’omicidio riflesso nelle lenti degli occhiali della vittima, la partita a tennis e, in uno spasmodico montaggio alternato, il recupero dell’accendino dal tombino), mentre più convenzionale è il comunque celebrato finale sulla ruota della giostra impazzita.

Voto:
voto: 3,5/5

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