Biopic insolito, sperimentale e visionario
su una figura leggendaria, tra le più autorevoli e popolari della
musica del secolo scorso: il mito vivente Bob Dylan.
Haynes dimostra grande talento ed un forte spirito innovativo,
scegliendo una messa in scena assolutamente suggestiva ed
anti-convenzionale, che ha riscontrato il consenso unanime della critica e, a quanto
pare, dello stesso Dylan. Per ritrarre il geniale ed eccentrico artista
americano, Haynes ha optato per uno stile frammentario e psichedelico,
utilizzando 6 momenti diversi (ed apparentemente scollegati) della sua vita umana ed artistica ed un interprete diverso per ciascuno di essi. I 6 personaggi (tra cui spiccano, principalmente, una sorprendente ed androgina Cate Blanchett ed un misurato Heath Ledger) sono facce diverse della stessa medaglia,
pezzi slegati di un mosaico in continuo divenire in cui il collante è la
musica, straordinaria, ma anche un'atmosfera fortemente evocativa densa
di momenti di grande Cinema. Per raccontare le 6 storie il bravo
regista ricorre anche a registri narrativi diversi, per stile,
ambientazioni e fotografia, sebbene su tutti aleggi la grande ombra del
mito Dylan e gli echi malinconici degli anni '70, che videro crollare le
utopie giovanili, le illusioni contestatorie e le ansie di rinnovamento
sui sanguinosi campi di battaglia di una guerra "sporca", inutile e lontana. Il film, purtroppo passato in sordina, è invece un piccolo gioiello, cosa rara nel panorama odierno, consigliato a tutti gli amanti del Cinema di qualità.
Da segnalare, nell'ottimo cast, anche la buona prova della sempre brava Charlotte Gainsbourg.
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