Rude scaricatore portuale, Terry Malloy, è fratello di un boss che controlla il sindacato dei lavoratori del porto. Una serie di tragici eventi lo faranno riflettere e capire il giro di corruzione e malaffare che coinvolge il suo settore. Con coraggio e determinazione, memore del suo passato di pugilatore, Malloy affronta a viso aperto i suoi nemici, svelando anni di connivenze e misfatti. Intenso dramma di denuncia sociale, dai forti risvolti politici, firmato
da Elia Kazan, che affermò definitivamente il suo "allievo" Marlon
Brando come stella di prima grandezza del firmamento hollywoodiano.
Possiede i toni del noir ed il piglio del cinema d'impegno, sebbene
appaia evidente la formazione anti-comunista del regista che qui si leva
più di un sassolino dalla scarpa. Ma, nonostante alcune forzature
ideologiche un po' strumentali, l'antieroe perdente di Brando buca lo
schermo ed il fosco intreccio tra malavita, sindacati corrotti ed
autorità compiacenti funziona alla perfezione avvincendo lo spettatore
fino al finale edificante. Pregevoli la fotografia e le musiche di
Bernstein. Vinse 7 Oscar tra cui film, regia, sceneggiatura, fotografia e
Brando, qui in un'interpretazione davvero ammirevole.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento