lunedì 16 dicembre 2013

Million Dollar Baby (Million Dollar Baby, 2004) di Clint Eastwood

Straordinario e struggente film del "vecchio leone" Clint Eastwood, qui anche attore. Uno dei rari esempi di pellicola del nuovo millennio per cui si può usare il termine di "capolavoro" senza storcere il naso. E' costruito come un'opera a due livelli, in cui la seconda parte ribalta la prima, spiazzando totalmente lo spettatore, anzi mettendolo KO, tanto per usare il linguaggio del pugilato. La prima metà ha i connotati eroici e sofferti del film sportivo, dove sudore, impegno e sofferenza possono significare rivalsa sociale e riaffermazione della dignità umana. E' un film sul pugilato, ma nuovo ed audace perchè ne esplora il lato femminile che si incastona sui sensi di colpa di un rapporto padre-figlia andato in malora. La seconda parte, straziante, commovente, atroce, ma sempre lucida ed asciutta, è una riflessione sul dolore, sulla vita, sulla morte e su enormi temi esistenziali, morali e religiosi. Eastwood ne esce vincitore, come al solito, insieme a tutto il cast in cui spicca un'intensa Hilary Swank, e consegna ai posteri una pellicola indimenticabile che può far discutere ma che non lascia indifferenti. Ammirevole la capacità del vecchio regista di trattare ed amalgamare così tanti temi, forse troppi per un film solo, con così elevato rigore stilistico. Quattro premi Oscar e tanti personaggi che lasciano il segno, colpendo dritti al cuore.

Voto:
voto: 4,5/5

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