Parigi, inizi del '900: Jules (tedesco) e Jim (francese) sono amici inseparabili che condividono l'amore per la cultura e le donne fino a quando incontrano l'affascinante Catherine. Entrambi ne sono attratti ma Jules si fa avanti per primo e l'amico si fa da parte, per rispetto, ma a malincuore. Allontanati dalla guerra si ritrovano dopo molti anni: Jules e Catherine hanno avuto una figlia ma il loro rapporto si è logorato e lei non lo ama più. A questo punto Jim, che non l'ha mai dimenticata, decide di farsi avanti. Capolavoro "scandaloso" della Nouvelle Vague, tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Henri-Pierre Roché, che celebra la
trasgressione ed esalta la centralità della donna nel menage
(stavolta a tre) amoroso, finendo però per dimostrare che, in realtà, l'amore non può funzionare se non in coppia. Rese la Moreau un'icona dell'emancipazione
femminile degli anni '60. Sincero e sfacciato, è un inno alla libertà, alla vita e alla morte,
che ancora oggi rapisce ed è stato modello obbligatorio per tutti gli
amanti del cinema d'autore francese. Ebbe molti problemi con la censura che gli costarono un deprecabile divieto ai minori di 18 anni per i contenuti sessualmente "osceni". Per questo motivo rischiò di non essere distribuito nel nostro paese ma, per fortuna, l'azione di addetti ai lavori quali Roberto Rossellini riuscì ad avere la meglio su moralisti e bigotti. Il regista cinefilo Bertolucci gli ha reso
un omaggio postumo e ripetuto nel suo "The dreamers - I sognatori".
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