In una piccola città del Mississippi un tutore della legge borioso,
ignorante e razzista deve collaborare, suo malgrado, con un collega
ispettore di colore, mandato dai federali. Saranno faville. Poliziesco
atipico e non convenzionale, dalle atmosfere malsane e dalle grandi
motivazioni sociali: il tema portante è il razzismo, non solo quello
arrogante dello sceriffo protagonista ma, soprattutto, quello
strisciante, e ben più pericoloso, che cova sotto la cenere del
perbenismo americano. Non tutto funziona a dovere, ad esempio
l'antinomia tra i due protagonisti è, a volte, un po' troppo
"effettistica" ma il film resta un valido esempio di poliziesco
impegnato. Tra l'ispettore misurato di Sidney Poitier ed il vulcanico
sceriffo di Rod Steiger, l'Oscar andò all'attore bianco, qui al top del
suo innato istrionismo. Gli oscar totali furono 5, per un film forse
poco conosciuto ma da recuperare. Ebbe due seguiti, sempre con Poitier protagonista: Omicidio al neon per l'ispettore Tibbs (1970) e L'organizzazione sfida l'ispettore Tibbs (1971), che però sono di gran lunga inferiori all'originale.
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