Loris è uno strambo quarantenne disoccupato che si arrangia facendo improbabili lavoretti (come il trasportatore di manichini), detestato dal suo padrone di casa perchè moroso e dai coinquilini con cui intrattiene un goliardico rapporto a base di dispetti. Per una incredibile serie di coincidenze fortuite, un criminologo lo identifica come il profilo perfetto del serial killer che terrorizza da tempo il quartiere seviziando e uccidendo donne malcapitate. Per incastrarlo gli viene affiancata la poliziotta Jessica, con lo scopo di provocarlo, indurlo in tentazione e farlo uscire allo scoperto. La donna riesce a introdursi nell'appartamento di Loris come finta subaffittuaria, ma i suoi tentativi di scatenare la libido del presunto "mostro" si rivelano infruttuosi. Quando Jessica sta per arrendersi e abbandonare il caso, un'altra donna viene uccisa e gli indizi conducono di nuovo, rocambolescamente, sulle tracce di Loris. Dopo il grande successo del precedente Johnny Stecchino (1991), il comico toscano tenta subito il bis con questa commedia dell'assurdo, divertente ma anche palesemente inverosimile, che ricalca il medesimo schema narrativo: una strabiliante serie di coincidenze e di equivoci che portano un ometto ridicolo e strampalato a confrontarsi con una situazione molto più grande di lui, coinvolgendolo in avventure allucinanti e potenzialmente pericolose, da cui però il nostro riesce sempre ad uscire grazie alla proverbiale buona stella che illumina gli allocchi dal cuore puro. Esattamente come il film del '91 questa nuova farsa clownesca è scritta dalla coppia Benigni-Cerami, diretta dal primo e da lui interpretata insieme alla moglie Nicoletta Braschi. Nonostante lo straordinario successo al botteghino (maggiore incasso italiano della stagione, superando quindi anche l'exploit precedente), è un film più fiacco, più insulso, più caciarone, la cui comicità è sempre sull'orlo della caricatura demenziale, una grottesca burattinata più ripetitiva che realmente spassosa. Da segnalare nel cast la presenza dei francesi Michel Blanc, Dominique Lavanant e Jean-Claude Brialy.
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