Il mite Dante, goffo autista di uno scuolabus per ragazzi down, incontra la misteriosa Maria che lo seduce rapidamente, facendogli credere di amarlo ma senza mai concedersi. In realtà la donna ha un piano ben preciso: ha notato la straordinaria somiglianza di Dante con il suo uomo, il boss mafioso Johnny Stecchino, condannato a morte dalla criminalità perchè si è pentito e costretto a vivere recluso nella sua casa di Palermo. Maria intende ingannare l'ingenuo Dante, portandolo in Sicilia e facendolo uccidere dalla mafia al posto di Johnny. In questo modo i due amanti potranno prendere il largo e rifarsi una vita altrove. Ma il gaglioffo Dante ha la fortuna degli sciocchi dalla sua parte e finirà per complicare i progetti della donna. Divertente commedia degli equivoci di Roberto Benigni, autore anche della sceneggiatura insieme a Vincenzo Cerami. E' un film leggero e comico, a tratti veramente esilarante in alcune sequenze particolarmente riuscite, altre volte troppo grossolano nel suo accumulo di situazioni strampalate e di personaggi ridotti a macchiette ambulanti. Ha anche qualche vaga ambizione di satira sociale sui malcostumi del "belpaese", ma, sotto questo aspetto, è debole e farlocco, troppo impregnato di vulcanica buffoneria per essere realmente tagliente. Benigni fa quello che da sempre gli riesce meglio: il clown ciarlatano, con una forza comica ora travolgente ora carnevalesca, costantemente col piede pigiato sull'acceleratore di una comicità bislacca, che la sua fisicità da burattino asseconda con chiassosa facezia. Ma questo è uno dei suoi lavori più gradevoli e riusciti, che fa ridere di gusto nei momenti top. Grandissimo successo di pubblico (invero alquanto esagerato) e premio speciale per il regista-attore ai David di Donatello. Completano il cast l'immancabile Nicoletta Braschi (eterna compagna di Benigni sul set e nella vita), Paolo Bonacelli e Franco Volpi.
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