giovedì 2 settembre 2021

Perez. (2014) di Edoardo De Angelis

Demetrio Perez, disilluso avvocato napoletano spossato da un'esistenza che non è andata come avrebbe voluto, si lascia vivere tra incarichi d'ufficio in difesa degli "ultimi", un matrimonio fallito alle spalle e l'adorata figlia Tea, esuberante e testarda, da tenere a bada. Quando scopre che la ragazza ha una relazione con il losco Francesco Corvino, giovanotto spavaldo in odore di camorra, il suo castello di inerte rassegnazione cade a pezzi e si trasforma in rabbia. Perez ritrova la forza di combattere, per salvare sua figlia da quello che lui vede come un sicuro destino di dolore, una strada senza uscita. Quando riceve la proposta di collaborazione con la giustizia di un suo assistito, Luca Buglione, piccolo boss di un clan camorristico, l'uomo capisce esattamente quello che deve fare. A qualunque costo. Il secondo lungometraggio di Edoardo De Angelis è un bel noir di ambiente, gelido e tetro nelle atmosfere come i suoi personaggi, anime alle deriva di una società che sembra aver smarrito ogni riferimento, ogni ideale, ogni promessa di cambiamento, ogni solido appiglio emotivo, se non quello, atavico e istintivo, della famiglia. Partendo da queste premesse l'autore realizza un film secco e affilato, spartano nell'essenza ma splendido nella forma, grazie alla vivida fotografia di Ferran Paredes Rubio che incornicia lo scenario di un Centro Direzionale di Napoli che trasuda angoscianti suggestioni, una sorta di emanazione dello stato d'animo dei protagonisti. Non si tratta, quindi, del "solito film italiano di camorra" ma di un prodotto che ha spessore e personalità, un doloroso percorso di colpa, riscatto e catarsi all'interno di un sistema oppressivo, disumanizzante, alienante, che assedia i personaggi e li costringe a rinchiudersi in sè stessi, facendo barricate con ciò che gli resta. La dimensione interiore dei protagonisti diventa cifra stilistica, caratterizzazione ambientale, essenza visiva, elettricità cromatica. Nel cast emerge un grande Luca Zingaretti, affiancato da Marco D'Amore e Simona Tabasco, esordiente sul grande schermo e sorprendente "dark lady" partenopea. Belle le musiche evocative di Enzo Avitabile.
 
Voto:
voto: 3,5/5

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