domenica 23 luglio 2017

A Girl Walks Home Alone At Night (A Girl Walks Home Alone At Night, 2014) di Ana Lily Amirpour

Bad City è una inquietante città mediorientale popolata da anime dannate: drogati, spacciatori, prostitute e ogni sorta di turpe umanità degradata. Nelle sue strade pervase dal rumore delle pompe petrolifere e da una putrida atmosfera di morte si aggira il giovane Arash a bordo di un'automobile decappottabile anni '50 in cerca di torbide avventure e in fuga da un vecchio padre tossicomane. Ma i perversi abitanti della città maledetta non sanno che un sinistro pericolo si aggira di notte per le strade maleodoranti: una misteriosa ragazza che indossa il tradizionale chador nero ma che è in realtà un famelico vampiro assetato di sangue umano. L'incontro tra la ragazza e Arash sarà l'inizio di una anomala storia d'amore dal colore rosso sangue. Mirabolante esordio cinematografico della regista Ana Lily Amirpour, iraniana cresciuta in occidente e naturalizzata americana, che ci ammalia con il suo immaginario fantastico di straniante suggestione, con una trasfigurazione onirico simbolica del suo paese di origine, rivisitato in chiave horror dallo sguardo creativo di chi lo ha sempre visto da lontano, mitizzandone gli elementi chiave. L'operazione è, al tempo stesso, accattivante e ambiziosa, per un film ipnotico, di stupefacente confezione estetica (magistrale la fotografia in un bianco e nero spettrale che lo rende un incubo urbano senza tempo) e di ammirevole densità narrativa. Acclamato dai critici e premiato in molti festival di nicchia, questa ardita commistione di generi è una delle pellicole più eclatanti viste nel secondo decennio del nuovo millennio. La regista spazia con sorprendente abilità tra il western, l'horror vampiresco, la graphic novel e il romanzo sentimentale in chiave macabra. Denso di immagini memorabili, atmosfere rarefatte e quasi sospese in un limbo astratto e atemporale, il film oscilla tra tensione, ironia e malinconia, divertendosi (e divertendo) in un elegante gioco di citazioni colte che faranno la gioia dei cinefili. Solo per citare le più evidenti, possiamo ricordare il primo Lynch, Jarmusch, Tourneur, quel grande fumetto in movimento che è Sin City e persino il nostro spaghetti western con inserti musicali che omaggiano le grandi partiture di Morricone. Per non parlare del personaggio di Arash che è un tenero ossequio al mito di James Dean. Applausi a scena aperta per un'opera visivamente seducente, carica di fascino oscuro e tutta da godere. Al buio e da soli, possibilmente.

Voto:
voto: 4,5/5

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