lunedì 17 luglio 2017

Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street, 2007) di Tim Burton

Benjamin Barker, barbiere londinese condannato dal losco giudice Turpin per un reato di cui è innocente, viene condannato ai lavori forzati in una lontana colonia penale australiana. In realtà Turpin, che è da sempre invaghito della bella moglie di Barker, Lucy, ha disposto l’ingiusta condanna solo per allontanare il suo rivale in amore ed avere campo libero con la donna. Dopo che questa ha rifiutato più volte la sua corte serrata, il perfido Turpin la violenta, causandone il suicidio per la vergogna. Fuggito rocambolescamente dalla sua prigione agli antipodi, Barker ritorna a Londra dopo 15 anni, assume l’identità fittizia di Sweeney Todd e si apre una bottega da barbiere sopra lo squallido negozio di dolci salati di Mrs. Lovett. Dopo aver saputo della tragica sorte di sua moglie e di sua figlia Joanna passata sotto la patria potestà del crudele Turpin, Todd stabilisce una macabra alleanza con la Lovett per attuare una sanguinosa vendetta: il nostro taglierà la gola con un affilato rasoio a tutti coloro che lo hanno accusato e imprigionato, dopo averli fatti accomodare come clienti nella sua bottega, per poi calare i corpi nel locale sottostante tramite una botola, dove la Lovett ne farà macinato di carne per i suoi pasticcini salati. Macabro horror musicale di Tim Burton, tratto da una vecchia leggenda londinese forse ispirata ad un reale fatto di cronaca, secondo cui le vittime del diabolico barbiere furono addirittura 160. La leggenda ha poi dato vita ad un musical di grande successo e quindi ad un dramma teatrale che hanno preceduto il film in questione, rendendo il vendicatore Sweeney Todd un popolare antieroe britannico, una sorta di antesignano del più celebre Jack lo squartatore. Il regista americano ne ha tratto un adattamento stracolmo di musica, di invenzioni visive, di immagini orripilanti, di atmosfere cupe e di delitti sanguinosi, in cui lo splatter abbonda e il sangue scorre gioiosamente a fiumi. Sesta collaborazione tra Tim Burton e il suo attore feticcio Johnny Depp, questo film tetro ed eccessivo è più sbilanciato dal versante dell’horror raccapricciante di bassa lega che da quello del genio visionario, e risulta quindi più riuscito dal punto di vista musicale (gli attori cantano tutti con la loro voce e sono tutti bravissimi) che da quello strettamente cinematografico. Vale soprattutto per le buone prove del cast (che annovera, oltre all’istrione Depp con zazzera e sfumatura bianca, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Sacha Baron Cohen e Timothy Spall) e per le straordinarie scenografie di Dante Ferretti e di sua moglie Francesca Lo Schiavo (entrambi premiati con l’Oscar) che hanno ricostruito brillantemente una Londra gotica di inquietante fascinazione oscura.

Voto:
voto: 3/5

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