lunedì 24 luglio 2017

Incompreso - Vita col figlio (Incompreso - Vita col figlio, 1966) di Luigi Comencini

Duncombe, console britannico a Firenze, dopo l'improvvisa perdita della moglie si trova impreparato a gestire i problemi di crescita dei suoi due figli: Milo di quattro anni e Andrea di otto. L'assunzione di una severa governante non migliora le cose perché i bambini, in particolare il più sensibile Andrea, sentono fortemente l'assenza della mamma e vorrebbero dal rigido padre affetto più che regole e rimbrotti. Duncombe commette l'errore di trattare Andrea come se fosse un adulto e di vezzeggiare troppo il piccolo Milo, ottenendo la totale chiusura del figlio maggiore e inasprendo il loro rapporto. Dopo l'ennesimo litigio con annesso castigo, Andrea si ferisce in modo gravissimo e irreversibile alla colonna vertebrale durante un gioco pericoloso nel bosco. Straziante melodramma familiare, tratto da un mediocre romanzetto strappalacrime di Florence Montgomery, a cui Comencini sa donare la dignità di un lucido racconto emotivo sul mondo dell'infanzia, un affresco sincero, toccante e delicatamente coinvolgente dell'innocenza troppo presto perduta a causa di un grave lutto familiare e di un genitore anaffettivo capace unicamente di giudicare ma non di comprendere le reali esigenze di un bambino intimamente fragile. Comencini è uno dei registi italiani, insieme a Vittorio De Sica, più capaci di dirigere i bambini, riuscendo a trarre il massimo dalla loro ingenua spontaneità, e lo dimostra ampiamente in questo film intenso e raffinato, egregiamente interpretato dal cast in cui spiccano il piccolo Stefano Colagrande e Anthony Quayle, impreziosito dalla lieve fotografia tenue, da una minuziosa ricostruzione ambientale e dal malinconico commento musicale di Fiorenzo Carpi. Il finale tragico, che non può proprio fare a meno di evitare gli eccessi di un sentimentalismo lacrimevole, è forse l'unico momento sopra le righe di un film ben calibrato nella sua misurata compostezza. Alla sua uscita fu quasi snobbato nel nostro paese ma, riscoperto dopo un paio di anni, riscosse un enorme successo, specialmente all'estero. Il tempo gli ha concesso lo stato di classico del genere drammatico sentimentale, ed ha anche avuto due remake, di cui uno televisivo diviso in due parti.

Voto:
voto: 3,5/5

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