giovedì 20 luglio 2017

I cugini (Les cousins, 1958) di Claude Chabrol

Charles è un timido giovane provinciale che si trasferisce a Parigi, ospite di suo cugino Paul, per motivi di studio. I due sono molto diversi dal punto di vista caratteriale e la convivenza non è affatto facile: Charles è serio e volenteroso, mentre Paul è un farfallone sfaticato a cui piace soltanto la bella vita. Durante le frequenti uscite con amici Charles si innamora della bella Florence, a cui confessa con tanto imbarazzo il suo sentimento. La ragazza è indecisa ma poi finisce per farsi sedurre dal maggior savoir-faire di Paul. Anche negli esami universitari gli esiti non sono molto diversi con Paul che, pur studiando poco, riesce a superarli facilmente grazie alla sua affabile eloquenza, mentre Charles, che si impegna tanto, viene quasi sempre bocciato per il suo impaccio. Tutto questo provoca la rabbiosa invidia di Charles nei confronti del cugino, con conseguenze tragiche. Intenso dramma familiare di Chabrol, crudo e spietato nel suo vigoroso realismo e impreziosito da suggestioni hitchcockiane (non è un mistero che il "mago del brivido" fosse un autentico modello di riferimento amatissimo da tutti gli autori della Nouvelle Vague). Rispetto al suo esordio il regista fa segnare degli evidenti passi avanti dal punto di vista tecnico, con una fotografia più curata, una maggiore consapevolezza degli spazi scenici e un utilizzo più virtuoso della macchina da presa, in funzione del livello di emotività della sequenza. L'idea di ricorrere alla voce fuori campo appare invece un po' stonata rispetto al tono della pellicola. Il taglio crudele dell'opera, che analizza con lucido rigore i lati oscuri e deprecabili della natura umana, ponendo nuovamente in antitesi provinciali e cittadini, diede ai critici la chiara sensazione di uno stile nuovo e diverso, che poi si sarebbe consapevolmente consolidato nel movimento della Nouvelle Vague. Il film fu premiato con l'Orso D'Oro al Festival di Berlino, rivelando a tutti in modo inequivocabile il talento dell'autore.

Voto:
voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento