mercoledì 19 luglio 2017

Ritorno a Cold Mountain (Cold Mountain, 2003) di Anthony Minghella

Nel 1861 a Cold Mountain (piccolo paese montano del North Carolina), il giovane falegname Inman Balis si innamora, ricambiato, di Ada Monroe, bella, colta e sofisticata figlia del reverendo locale. Lo scoppio della Guerra di Secessione costringe Inman a partire nelle file dell'esercito confederato, promettendo il ritorno alla sua bella in lacrime. Ferito in battaglia, l'uomo intraprende un lungo e difficile viaggio verso casa, attraverso un paese sconquassato dalla guerra civile e pieno di ogni tipo di insidie. Con la forza dell'amore che lo sospinge Inman dovrà affrontare ogni sorta di avversità: boschi selvaggi, predoni, ribelli, schiavi, cacciatori di taglie e soldati sulle tracce di disertori. Ma anche Ada dovrà lottare per impedire che la fattoria paterna vada in rovina, fronteggiandosi con il duro lavoro manuale e con la vita dei campi a cui non era abituata a causa di una giovinezza privilegiata, dedita allo studio e alle buone maniere. Per fortuna la ragazza troverà un valido aiuto in una rude vagabonda dal cuore d'oro di nome Ruby Thewes. Melodramma storico a sfondo epico di Minghella, basato sull'omonimo romanzo di Charles Frazier, che scomoda lo spettro della guerra civile americana per dar vita ad un film dalla sontuosa impaginazione grafica ed esteticamente imponente che trae la sua diretta ispirazione dai grandi classici hollywoodiani in stile Via col vento. Abile confezionatore di storie d'amore calate in contesti storici d'epoca, il regista britannico mette in scena una pellicola pachidermica e un po' prolissa, che procede altisonante tra alti e bassi, con efficaci sequenze di battaglia (straordinaria nel suo cruento realismo quella di Petersburg che apre il film) e inserti di mieloso sentimentalismo, squarci visionari e svolte prevedibili, scene madri di grande impatto emotivo e inutili leziosità. Insomma ci troviamo di fronte a più forma che contenuto, ma una decorosa sufficienza va comunque riconosciuta per i momenti alti che valgono il prezzo del biglietto. Cast stellare con Jude Law, Nicole Kidman, Renée Zellweger, Donald Sutherland, Eileen Atkins, Natalie Portman, Giovanni Ribisi, Philip Seymour Hoffman, Emily Deschanel e Kathy Baker. La Zellweger, premiata con un generoso Oscar come miglior attrice non protagonista, si fa valere nel ruolo della ragazza "maschiaccio" cresciuta tra mille difficoltà, ma anche la Portman è bravissima nella pur breve apparizione in una delle scene più intensamente drammatiche del film. Gli amanti nostalgici dei grandi "polpettoni" romantici d'altri tempi apprezzeranno sicuramente.

Voto:
voto: 3/5

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