martedì 25 luglio 2017

Dieci piccoli indiani (And Then There Were None, 1945) di René Clair

Otto persone che non si conoscono tra loro ricevono un misterioso invito da un certo Owen per trascorrere un weekend sulla remota isola di Nigger Island nel Devon. Giunti sul posto vengono ricevuti da due maggiordomi in una imponente residenza ma non vi è traccia del padrone di casa. Durante la cena gli ospiti notano a centro tavola dieci statuine di piccoli indiani e alcuni di loro rammentano una vecchia filastrocca per bambini che riservava ad ogni indiano una brutta fine. Improvvisamente si ode una voce, che tutti attribuiscono al fantomatico Owen, che li accusa apertamente di essere degli assassini. Di lì a poco, i dieci invitati cominciano a morire uno per uno e, dopo ogni delitto, una statuina scompare dal centro tavola. Dopo lunghe indagini i superstiti si convincono che l'omicida (ovvero Owen) sia uno di loro. Dal celebre capolavoro letterario omonimo di Agatha Christie, il francese René Clair ha tratto un film solido e impeccabile, di geometrica precisione nel suo complesso groviglio narrativo, di preziosa eleganza formale e perfetto nella gestione della suspense. E' l'unico giallo della carriera dell'autore, fondamentalmente fedele al testo letterario (finale a parte), ma con alcune incursioni che ammiccano al fantastico, un ritmo agile che ricorda la coreografia di un balletto e garbate contaminazioni da commedia nera che alleggeriscono il tono del racconto senza perdere la genialità dell'intreccio. Dei numerosi adattamenti del romanzo della Christie (solo per il cinema se ne contano almeno sette, senza tener conto di tutte le opere ad esso ispirate), questo di Clair è senza dubbio il migliore, il più preciso, raffinato e recitato egregiamente da un cast che annovera Barry Fitzgerald, Walter Huston, Louis Hayward, June Duprez, Roland Young e Richard Haydn. La precisa scelta registica di non usare nessuna star, per non calamitare le attenzioni del pubblico su qualche personaggio in particolare, ma di affidarsi a ottimi caratteristi di sicuro affidamento, si rivelò vincente. Come è noto il titolo originale del romanzo ("Ten Little Niggers", in italiano "Dieci piccoli negri"), derivato dalla filastrocca di cui si parla nella trama, fu cambiato per evitare spiacevoli accuse di razzismo, visto che il termine Nigger ha un senso altamente dispregiativo negli Stati Uniti.

Voto:
voto: 4/5

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