Tony Hunter, ballerino e attore ormai decaduto dopo i fasti del passato, si trova alle prese con problemi economici e va a New York da alcuni vecchi amici in cerca di lavoro. Questi gli propongono di partecipare a una rivista come protagonista, insieme alla bella e famosa ballerina Gabrielle Gerard. Ma il produttore, l'estroso Jeffrey Cordova, decide di trasformare il copione in un rifacimento musicale del Faust, contro il parere di Hunter. La prima a New York si rivela un fiasco clamoroso ma Hunter, che crede nella bontà del progetto iniziale, si impegna a fondo, vendendo tutti i suoi beni residui, per realizzarlo a modo suo. Alla fine sarà un trionfo e si accenderà anche la fiamma dell'amore. Monumentale musical di Minnelli, forse il più importante in assoluto della sua lunga carriera, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del genere grazie alla sottile vena polemica di fondo, che mette al bando gli intellettualismi elitari e rivendica con fierezza la natura intimamente popolare della rivista musicale. Un genere che deve essere semplice, leggero, fastoso, un carosello di luci, suoni e colori da godere usando cuore e pancia più che la testa, uno show avvolgente capace di trasportare gli spettatori in una dimensione fantastica tra magia e sogno, fedele al concetto originario di cinema come grande spettacolo visivo. Forte di questa solida convinzione, perseguita con rigorosa applicazione estetica e finissimo simbolismo allegorico, il regista mette in scena un film visivamente straripante, arricchito dalle interpretazioni memorabili dei due magnifici protagonisti: un Fred Astaire lieve e struggente ed una Cyd Charisse al top del suo splendore fisico e del suo fascino conturbante. I due insieme fanno scintille e ci regalano balletti indimenticabili, come quello sulle note di "Girl Hunt", gustosa parodia del genere noir con la Charisse tutta fasciata di rosso in un mix esplosivo di sensualità e di eleganza. Ma anche il numero "Dancing in the dark" è un perfetto equilibrio plastico tra la classicità della Charisse e l'inquieta allegria di Astaire, producendo un binomio di magica suggestione. L'autocelebrazione ironica del musical trova il suo tripudio teorico nel brano "That's Entertainment", che sancisce senza mezzi termini la connotazione del genere. Spettacolo di varietà è il film manifesto del cinema di Minnelli, è la summa dei concetti che hanno reso grande il musical americano, è la base concettuale dei suoi canoni, è un musical che codifica gli stilemi del musical ed è anche un magnifico ossequio nei confronti di due sue icone splendenti come Fred Astaire e Cyd Charisse. Questo è spettacolo!
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