Sam, goffo critico cinematografico complessato, pieno di nevrosi e appassionato di Humphrey Bogart, viene lasciato dalla moglie sessualmente disinvolta e cade in totale depressione. Ma di colpo gli appare il fantasma di Bogart, in impermeabile e cappello, a fargli da angelo custode e dispensargli consigli su come comportarsi con le donne per vincere la sua timidezza da imbranato. Brillante e divertentissima commedia surreale tratta da un testo teatrale di grande successo di Woody Allen, autore anche della sceneggiatura, ma diretta da Herbert Ross. Magistralmente interpretato dallo stesso Woody Allen e Diane Keaton, i cui duetti ci regalano momenti di impagabile umorismo nevrotico, fu il film che impose definitivamente il grande autore comico newyorchese sulla scena internazionale, facendolo entrare nel cuore del pubblico. L'opera è densa di ammiccamenti cinefili, infatti l'intera pellicola è una mega citazione del capolavoro Casablanca, a partire dal titolo originale (tratto dalla celebre frase che Ingrid Bergman dice al pianista nero, "Play It Again Sam"), passando per la presenza cruciale dello spirito di Bogart in tenuta "Casablanca", fino all'irresistibile finale che è una parodia del famoso epilogo del film di Michael Curtiz. La verbosità di alcune scene è riscattata dalla magnifica caratterizzazione dei personaggi, dall'armonia narrativa, dalla vis comica dei dialoghi, dall'omaggio sincero a un capolavoro della "settima arte" che ha segnato la memoria storica di un'intera generazione e dalla perfida vena satirica che prende in giro i miti del tempo (come psicanalisi e divismo). Nella versione originale il personaggio di Woody Allen si chiama Allan, ma i distributori italiani preferirono ribattezzarlo Sam per rendere più evidente l'allusione del titolo.
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