venerdì 28 luglio 2017

La fuga di Logan (Logan's Run, 1976) di Michael Anderson

Nell'anno 2274, dopo che il mondo è stato distrutto da un cataclisma ecologico, i sopravvissuti vivono in una tecnologica  città sotterranea con un computer che ne governa il ciclo vitale, facendoli nascere in provetta e morire al compimento esatto dei 30 anni in una solenne cerimonia chiamata "rinnovamento", in cui i partecipanti credono ingenuamente di essere rigenerati in un nuovo corpo. Lo scopo del crudele rituale è il rigido controllo del sovrappopolamento per il numero limitato di risorse disponibili. Chi cerca di sottrarsi al "rinnovamento" o tenta la fuga viene soppresso da guardiani speciali, detti "Sorveglianti", di cui fa parte Logan. Dopo avere scoperto la cruda realtà, l'uomo decide di ribellarsi e di fuggire insieme alla bella Jessica, per recarsi nel vecchio mondo, dove alcune leggende parlano di un Vecchio saggio sopravvissuto all'ecatombe che vive da solo in ciò che resta della città di Washington. Tratto dal romanzo di William F. Nolan e George Clayton Johnson, questo cult di fantascienza distopica degli anni '70 ha ispirato un certo immaginario giovanile, dando vita ad una serie televisiva andata in onda per due stagioni ed a numerosi omaggi nel mondo dei fumetti o dei videogiochi. Forte di un'estetica di grande fascino figurativo, grazie alla sontuosa fotografia di Ernest Laszlo, alla ricchezza inventiva delle scenografie ed ai notevoli effetti speciali (premiati con l'Oscar), il film risulta però ben più debole sul versante dei contenuti, peccando di prevedibilità, confusione e scarsa originalità. Ha comunque uno zoccolo duro di fans che lo collocano tra i migliori sci-fi movies del decennio. Fanno parte del cast Michael York, Farrah Fawcett, Peter Ustinov e Jenny Agutter. Spettacolare e derivativo è un film la cui fama supera ampiamente i suoi meriti effettivi.

Voto:
voto: 2,5/5

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