Il
piccolo Shaun, undici anni, è un bambino turbolento e problematico che vive in
una piccola città del nord dell'Inghilterra. Dopo aver perso il padre nella
guerra delle Falkland, il nostro è cresciuto da solo con la madre e carico di
rabbia e di risentimento. Nell'estate del 1983, ormai adolescente, entra a far
parte di un sedicente gruppo di Skinheads diventando un violento teppista
fanatico di estrema destra che sfoga il suo rancore interiore contro gli
immigrati in costante aumento. Cupo e sincero dramma di denuncia sociale di Shane
Meadows, ispirato alla sua stessa adolescenza, per un film tosto e crudo che
getta uno sguardo lucidamente inquietante nel degrado delle periferie
britanniche, criticando aspramente tutte le contraddizioni politiche ed economiche
di un paese sospeso tra la grandezza del passato e la paura del futuro. Meno truce,
meno selvaggio e meno puro delle prime pellicole dell’autore, questo viscerale
romanzo di formazione, non esente da momenti retorici, ridondanze narrative ed
un finale strappalacrime, è l’opera più famosa e celebrata del regista inglese,
che ottenne una messe unanime di consensi al Festival di Roma 2010. Intimamente
è la storia della ricerca disperata di un padre, densa di elementi
autobiografici e forte di una descrizione aspramente tagliente, ma non priva di
malinconica delicatezza, di un’epoca selvaggia in cui un certo liberismo
brutale, a base di pregiudizi intolleranti, divenne improvvisamente di moda.
Molto convincente la colonna sonora di Ludovico Einaudi, straordinaria la
caratterizzazione del personaggio di Shaun (ottimamente interpretato da Thomas
Turgoose) e splendidi i reali inserti d’epoca posti come prologo ed epilogo del
film. Nel nostro paese la pellicola fu colpevolmente distribuita in sala con
ben quattro anni di ritardo.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento