Alla prestigiosa "High School of Performing Art" di New York si presentano centinaia di giovani aspiranti artisti per sostenere le audizioni ed essere valutati da personale competente che seleziona i più promettenti da ammettere all'ambito corso della durata di quattro anni. Durante questo lungo periodo i ragazzi studiano per tirar fuori il loro talento artistico, ciascuno nell'ambito prescelto: danza, canto o recitazione. Affrontando gli ostacoli della competizione, le difficoltà fisiche e psicologiche, le inevitabili delusioni e le relazioni interpersonali che danno vita ad amori, amicizie o incomprensioni, gli studenti effettuano un fondamentale percorso di crescita, innanzi tutto interiore, imparando sia le tecniche dell'arte sia le leggi della vita. A fine corso tutti prendono parte ad un grande show gioioso e celebrativo, per poi affacciarsi alla dura realtà del mondo esterno profondamente cambiati e con un titolo importante. Ma quanti di loro saranno realmente famosi ? Celebre film musicale di culto di Alan Parker, un po' commedia e un po' dramma, forte dell'esuberanza isterica dei giovani protagonisti e di uno stile documentaristico che fa pensare all'ambizioso saggio antropologico in un microcosmo ristretto e privilegiato. Sebbene sia datato 1980 è un'opera che appartiene, esteticamente, emotivamente e filosoficamente agli anni '70. Diviso idealmente in tre parti (l'audizione, il corso e lo spettacolo finale di congedo) è un crescendo corale che mescola arte e vita, passione e sentimenti, sconforto e speranze, talento e furbizia, sudore e lacrime, tutto in nome della Fama: chimera luccicante, sirena capricciosa, miraggio abbagliante, crudele maliarda che bacia pochi e tradisce molti. Critica al rampantismo USA ? Metafora del Sogno Americano ? Niente di tutto questo. Saranno famosi non è un film politico o con intenti di critica sociale, ma una spigliata elegia delle illusioni (e quindi, inevitabilmente, diario delle delusioni), che intende gettare uno sguardo veracemente sincero nel mondo giovanile. Più canonico e banale nel finale alla ricerca programmatica di una sfarzosa spettacolarità, ha messo tutti d'accordo per la forza travolgente delle musiche premiate con due Oscar: alla colonna sonora di Michael Gore ed alla miglior canzone (la celebre "Fame") di Michael Gore e Dean Pitchford. Tra i personaggi quelli che hanno colpito maggiormente l'immaginario giovanile sono Coco Hernandez (Irene Cara), Leroy Johnson (Gene Anthony Ray), Bruno Martelli (Lee Curreri) e Montgomery MacNeil (Paul McCrane). Dal film sono stati tratti un musical teatrale e una serie televisiva andata in onda per ben sei anni, il cui successo ha superato di gran lunga quello dell'originale ispiratore. Non è difficile trovare grandi appassionati del serial tv omonimo che non conoscono o non hanno mai visto il film di Parker (che è indubbiamente meno immediato e meno ammiccante). Nel 2009 ne è stato realizzato un insipido remake: Fame - Saranno famosi di Kevin Tancharoen.
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