lunedì 17 luglio 2017

Lucía y el sexo (Lucía y el sexo, 2001) di Julio Medem

Lucia, giovane e bella cameriera in un ristorante di Madrid, vive una intensa relazione con lo scrittore Lorenzo a base di grande passione e di sperimentazioni sessuali. Quando Lorenzo sparisce improvvisamente, la donna, che per una strana serie di circostanze lo crede morto in un incidente, decide di cambiar vita rifugiandosi su una piccola isola delle Baleari, di cui il suo uomo gli aveva sempre parlato. Una volta giunta in questo luogo incantevole e incontaminato, tra sole, mare e natura, Lucia vivrà una serie di esperienze che le faranno scoprire, come leggendo le pagine di un diario segreto, tutti i lati oscuri della sua relazione con Lorenzo. Tortuoso dramma erotico di Julio Medem, che abbandona la raffinatezza leggiadra del suo stile onirico in favore di un'estetica più audace e carnale, accarezzando con le luci e i colori della vivida fotografia il corpo sodo e caldo della sensuale protagonista Paz Vega, che ha ottenuto grazie a questo film la notorietà internazionale. Se la seconda parte sull'isola è splendida dal punto di vista visivo, per le numerose suggestioni sensuali che vengono evocate nella fusione tra la bellezza rigogliosa della natura selvaggia e le pulsioni erotiche di un corpo pronto a brividi di eccitazione, il film è complessivamente un pasticcio ingarbugliato in bilico tra il decadente e il surreale, il kitsch e il pruriginoso. Pretenzioso e sfilacciato nel suo manierismo concettuale spesso inconcludente, questo quinto lungometraggio del regista basco si perde tra svolte narrative implausibili e l'utilizzo strumentale di sequenze di forte erotismo (al limite dell'hard) per riempire i buchi di sceneggiatura. Immagino che, senza la magnetica fisicità della protagonista, ben pochi avrebbero resistito fino alla fine dei 128 minuti della pellicola, uscita in Italia con un divieto ai minori di 18 anni e ampiamente tagliata nei rari passaggi televisivi.

Voto:
voto: 2/5

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