sabato 29 luglio 2017

L'abominevole Dr. Phibes (The Abominable Dr. Phibes, 1971) di Robert Fuest

Anton Phibes, famoso organista dato per morto in un incidente stradale, è in realtà sopravvissuto, orribilmente sfigurato e consumato dal dolore e dal desiderio di vendetta per la perdita dell'adorata moglie, a parer suo uccisa dall'incompetenza dei nove medici che la stavano operando, dopo che la donna era scampata alla sciagura, in cui aveva riportato gravi ferite, morendo poi sotto i ferri in ospedale. Totalmente impazzito nel suo delirio di collera e di egocentrismo, Phibes vive nascosto in un rifugio segreto, utilizza una maschera in lattice per celare il suo viso deturpato, parla attraverso un congegno da lui costruito che collega via cavo la sua trachea ad un grammofono, conserva in un sarcofago il corpo imbalsamato della sua amata e si avvale dell'aiuto di Vulnavia, fedele assistente tanto affascinante quanto silenziosa. Dopo aver preparato con maniacale scrupolo il suo elaborato piano di vendetta, Phibes decide di passare all'azione, uccidendo atrocemente uno per uno i nove "colpevoli" attraverso fantasiosi e crudeli delitti ispirati alle dieci piaghe bibliche con cui Dio colpì l'Egitto, per punirlo della sua arroganza e mancanza di fede. All'ultimo medico rimasto, il capo dell'èquipe, il nostro riserva il castigo più atroce ma l'imprevedibilità del destino è sempre in agguato. Affascinante horror di culto britannico, totalmente irrealistico nella trama ma denso di oscura malia per la barocca decadenza delle ambientazioni, per il solenne stile teatrale, per le cervellotiche ideazioni dei delitti, per il tono rarefatto di austera tragedia mitologica, per il perfido umorismo nero sottilmente autoironico, per la ricca esuberanza visiva e per la grande interpretazione (tutta da gustare in lingua originale) del leggendario fuoriclasse del genere horror Vincent Price, all'apice del suo istrionismo melodrammatico. Macabro e gustosamente eccentrico nel suo incedere in bilico tra il fanta-horror estremo e la velenosa black comedy, è un piccolo gioiellino "di genere" tutto da godere, che ebbe un buon successo di pubblico ed un certo impatto sulla cultura popolare del tempo. Chi ci ha voluto vedere un lontano precursore di Seven o di Saw non ha detto affatto un'eresia. Completano il cast Joseph Cotten, Terry-Thomas, Caroline Munro e Virginia North. Visto il riscontro positivo ne fu girato anche un sequel, Frustrazione (Dr. Phibes Rises Again, 1972), con il medesimo regista e attore protagonista ma assai più strampalato, e anche il successivo Oscar insanguinato (Theatre of Blood, 1973) di Douglas Hickox, sempre con Price irresistibile mattatore, cerca di bissarne i buoni risultati ricalcandone l'ingegnosa, ironica e orripilante sequenza di omicidi (in questo caso ispirati alle tragedie di William Shakespeare). Tra le tante rocambolesche uccisioni messe in atto dal sadico Phibes, quella delle locuste è da autentica antologia dell'horror.

Voto:
voto: 3,5/5

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