Istambul, 1935: sul treno Orient Express che collega la città turca a Parigi viaggia il detective privato Hercule Poirot, famoso per la sua straordinaria logica deduttiva con cui ha risolto i casi giudiziari più intricati. Tra i tanti viaggiatori c'è il ricco uomo d'affari americano Samuel Edward Ratchett che, dopo una notte di tempesta nevosa nella regione dei Balcani, viene trovato morto nel suo scompartimento, chiuso dall'interno, ucciso con dodici pugnalate. Mentre il treno è bloccato dalla neve, lo scaltro Poirot inizia subito a indagare, interrogando tutti i passaggeri. All'iniziale ipotesi di un killer venuto dall'esterno e poi scappato grazie alla sosta forzata dell'Orient Express, se ne aggiunge una più sottile e inquietante, legata ad un tragico fatto di sangue avvenuto in America cinque anni prima. Puntiglioso adattamento di Sidney Lumet di uno dei più celebri gialli di Agatha Christie ("Assassinio sull'Orient Express"), best seller e capolavoro della letteratura poliziesca. Tecnicamente il film è un whodunit geometrico, raffinato nella forma, avvincente nel suo incedere implacabilmente razionale che procede seguendo la logica disarmante di Poirot, con dialoghi pungenti intrisi di sardonico umorismo nero e un'atmosfera di tetra ambiguità che trova il suo tripudio nel raggelante finale a due vie. Impeccabile la recitazione classica di un cast stellare che annovera fuoriclasse del calibro di Albert Finney, Lauren Bacall, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, Michael York, Jean-Pierre Cassel, Sean Connery, Anthony Perkins, Richard Widmark e Vanessa Redgrave. Il più bravo di tutti è Finney ma fu la Bergman ad aggiudicarsi l'Oscar come migliore attrice non protagonista sulle sei nomination totali che furono riconosciute al film. E' uno degli adattamenti cinematografici più riusciti della Christie ed un film imperdibile per gli amanti del giallo classico, ragionato e basato sulla forza della deduzione.
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