mercoledì 26 luglio 2017

Un americano a Parigi (An american in Paris, 1951) di Vincente Minnelli

L'artista americano Jerry Mulligan sbarca a Parigi subito dopo la seconda guerra mondiale e qui può dedicarsi liberamente al suo amore per la pittura. Grazie alla sua avvenenza e al suo talento, Mulligan attira le attenzioni di una ricca mecenate, Milo Roberts, che colleziona quadri e amanti. Attratto dalle possibilità di fama e carriera, Mulligan cede inizialmente alle lusinghe della donna ma ben presto capisce di volere altro dalla vita e cerca conforto tra le braccia di Lise, una bella commessa francese indigente, che però è fidanzata, per gratitudine, con un cantante che le ha salvato la vita durante la guerra. Celeberrimo musical di Minnelli, forse il suo film più famoso, lodato da pubblico e critica e super premiato dall'Academy Awards con ben sei Oscar: miglior film, sceneggiatura, scenografia, fotografia, costumi e colonna sonora. E' indubbiamente tra i capisaldi del genere musicale, visivamente stupefacente nel suo tripudio creativo di luci e colori che ammiccano chiaramente all'impressionismo francese, realizzando delle esuberanti coreografie memorabili entrate nella storia del cinema (la realizzazione della celebre scena del balletto finale costò più di mezzo milione di dollari, ovvero un sesto del budget totale). Nella sua fantasmagoria rutilante di effetti scenici, di canzoni che sono divenute classici e di balli vivacissimi, arricchiti dalle splendide melodie di George Gershwin, resta la sensazione di un film formalmente magnifico, storicamente importante ma anche sopravvalutato a causa dei suoi indiscutibili difetti, come le eccessive cadute nel kitsch, una certa leziosità di fondo e qualche altezzosità di troppo. Nel cast, oltre al mattatore Gene Kelly, segnaliamo Leslie Caron, Oscar Levant, Georges Guétary e Nina Foch.

Voto:
voto: 4/5

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