martedì 25 maggio 2021

À l'intérieur (2007) di Alexandre Bustillo, Julien Maury

Sarah è una fotografa al nono mese di gravidanza che 4 mesi prima ha provocato un terribile incidente stradale in cui il suo compagno ha perso la vita, mentre lei e il suo bambino si sono salvati. La sera della vigilia di Natale fa una visita di controllo e il suo medico le dice che potrà recarsi in clinica a partorire il giorno dopo. La ragazza trascorre la notte da sola nella sua grande casa isolata fuori Parigi, mentre nelle periferie cittadine esplodono violente rivolte nelle banlieue. All'improvviso una donna inquietante vestita di nero bussa alla sua porta e le chiede di entrare per fare una telefonata perchè ha l'auto in panne. Sarah si spaventa e chiama la polizia, che manda una pattuglia di controllo, ma la strana sconosciuta sembra sparita nel nulla. Qualche ora dopo Sarah cerca di addormentarsi e si accorge che la donna in nero è entrata nella casa con terribili intenzioni: strapparle il nascituro dal ventre con un grosso paio di forbici. Sarà l'inizio di un incubo e di una lunga notte di sangue. Questo efferato slasher ad altissimo contenuto di violenza e di emoglobina appartiene alla scia degli horror-splatter francesi usciti in rapida sequenza nel primo decennio degli anni 2000, suscitando l'entusiasmo dei numerosi fans del gore più estremo. Ma stavolta, per quanto si tratti di un prodotto profondamente disturbante, con molte sequenze di compiaciuta morbosità sadica (volte a generare ripugnanza più che paura) ed edificato sulla crudele distruzione del corpo umano, bisogna dire che questo film diretto a quattro mani dalla coppia Alexandre Bustillo e Julien Maury non è soltanto una fiera di macabra macelleria, ma qualcosa di più, con alcuni elementi interessanti e con una sua discreta "dignità". L'aspetto più notevole è concettuale e risiede nella stessa definizione del genere "slasher": ovvero un film dell'orrore in cui un assassino uccide una serie di persone con armi da taglio in maniera cruenta e in un luogo ben delimitato. Quindi unità di luogo ed un preciso modus operandi. À l'intérieur è ovviamente uno slasher atipico, contaminato con il classico home invasion, che gioca abilmente sul doppio binario metaforico dell'atto di profanazione del bene più intimo di un essere umano: la casa e il proprio corpo, che in questo caso diventano simboli archetipali che si sovrappongono, rendendo la violazione ancora più profonda e atroce. E se si considera l'aggravante dello stato interessante della protagonista ed il folle intento della "dama in nero", ecco che il corpo (da violare) della madre diventa casa per il nascituro, inducendo così un intreccio oscuro sempre più vertiginoso e agghiacciante. Poi i registi osano un po' troppo, alludendo anche all'invasione in senso politico (gli immigrati delle banlieue come "estranei" e la nazione come "casa"), mettendo così troppo arrosto sul fuoco nei confini limitati di una pellicola di questo tipo. Altro punto da rimarcare è la natura duale delle due protagoniste contendenti (evocata già dal manifesto), come se la donna in nero fosse una sorta di malefico doppelgänger di Sarah, un tema che sarà poi sviscerato nel procedere della trama, su cui voglio ovviamente evitare ogni forma di spoiler. E infine la sequenza dell'epilogo: terribile ma di grande potenza visionaria e di tetra malia ancestrale. Con meno esposizione selvaggia ed esagerata di carne e sangue, e qualche strafalcione di sceneggiatura in meno, poteva essere un horror davvero buono, forse addirittura ottimo. Perfette nei rispettivi ruoli le due attrici: Alysson Paradis (sorella della più famosa Vanessa) e Béatrice Dalle, ormai specializzata in personaggi sgradevoli e orripilanti. Il film è stato presentato alla Settimana internazionale della critica al Festival di Cannes 2007, con l'effetto che metà dei giurati sono fuggiti dalla sala prima di arrivare a metà, perchè troppo impressionati dalle immagini scioccanti. In sala è stato distribuito, in poche copie, con un divieto ai minori di 18 anni. Chi volesse cimentarsi nella visione è avvisato.
 
Voto:
voto: 2,5/5

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