Bo Decker è un cowboy che sogna d'incontrare una ragazza uguale ad un angelo che gli faccia perdere la testa. Durante una tappa a Phoenix per il grande Rodeo annuale, l'uomo conosce la bionda Cherie, ballerina in un night club sgangherato, e s'innamora alla follia. Il suo corteggiamento rude e impacciato provoca l'imbarazzo della donna, che cerca in tutti i modi di sfuggire alla persecutoria corte di Bo. Quando lei prova a lasciare la città in autobus il cowboy innamorato la blocca con il suo infallibile "lazo" e la porta con sè nel Montana. Durante una sosta obbligata in una locanda a causa della neve, Bo, duramente ripreso dal suo saggio amico Virgil, si rende conto dei suoi errori e chiede scusa alla bella Cherie, rivelando così il suo lato tenero e dolce. Il lieto fine con confetti sarà inevitabile. Deliziosa commedia romantica di Joshua Logan, caratterizzata da una messa in scena teatrale e dialoghi brillanti, sostenuti da un ritmo agile e una piacevole atmosfera briosa che irradia un contagioso buon umore. E' un film costruito sul fascino irresistibile di Marilyn Monroe, la cui prorompente sensualità s'irradia dallo schermo come al solito. Ma qui la celebre diva riesce ad andare oltre il consueto ruolo della sexy svampita, regalandoci un personaggio più complesso e problematico, non un'oca giuliva ma una donna con un passato difficile, con insicurezze e fragilità, talvolta anche goffa, consapevole che la sua avvenenza le ha causato spesso guai e incomprensioni, complicando i rapporti con gli altri, celando il suo "volto interiore" e provocandole una inconscia paura di essere amata. Probabilmente questa è l'interpretazione migliore della sua carriera in un ruolo da commedia, in cui l'attrice ha messo anche diversi elementi di sè stessa e del suo passato, oltre che avere imparato a parlare in maniera disinvolta con l'accento degli stati del sud. Anche il resto del cast funziona egregiamente, grazie alle caratterizzazioni di Don Murray, Arthur O'Connell e Betty Field. Il film è liberamente ispirato a una pièce teatrale di William Inge.
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