lunedì 31 maggio 2021

La vita a modo mio (Nobody's Fool, 1994) di Robert Benton

Donald Sully è un sessantenne ex muratore che vive in una piccola cittadina di provincia, dove si arrangia a fare il factotum della comunità, in cui tutti si conoscono. Sully è uno spirito libero dai modi spicci, generoso con gli amici ma poco affidabile negli affetti, si è separato quando il figlio era molto piccolo, non ha mai saputo fare il padre e non conosce i suoi nipoti. La bella Toby, infelicemente sposata con un viscido donnaiolo, ha un debole per lui, nonostante la differenza di età. Il ritorno improvviso del figlio, in crisi coniugale, avvicina Sully ai nipotini, gli consente di riflettere sugli errori di gioventù e gli restituisce quel senso di famiglia che non aveva mai avuto prima. Adattando il romanzo "La vita, secondo me" di Richard Russo, il regista Robert Benton ha scritto e diretto questo delicato e insolito dramma d'ambiente, un film di attori che punta tutto sui personaggi lasciando fuori fuoco l'intreccio narrativo e che, con tono dolce amaro, tratteggia un affresco sfumato di sincera umanità, smontando alla radice il mito (tutto americano) del successo personale. E' un film pudico e vibrante di pulsioni mai sopite, occasioni perdute e voglia di ricominciare, un lucido ritratto dell'America di provincia che non giudica, non assolve, non risolve e non rincuora in modo definitivo i personaggi, ma li accompagna in un tratto del loro percorso rimanendo al loro fianco. Grande il cast in cui svetta un intenso Paul Newman (tornato ad un ruolo degno del suo mito) e, al suo fianco, Melanie Griffith, Bruce Willis, Pruitt Taylor Vince, Dylan Walsh e la compianta Jessica Tandy, scomparsa a 85 anni subito dopo la fine delle riprese. Due nomination agli Oscar (Newman e la sceneggiatura di Robert Benton) e Orso d'Argento al Festival di Berlino per il grande attore.
 
Voto:
voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento