mercoledì 19 maggio 2021

La bella scontrosa (La Belle Noiseuse, 1991) di Jacques Rivette

Il Maestro Edouard Frenhofer è un famoso pittore che ha da tempo smarrito l'ispirazione, lasciando incompiuto da anni il suo ultimo quadro, "La bella scontrosa", un nudo femminile di cui non ha mai dipinto il volto. La donna del quadro doveva essere sua moglie Liz e la perdita di estro creativo di Frenhofer si è sovrapposta all'appassimento della passione amorosa nei riguardi della consorte. Un giorno un giovane pittore che lo ammira moltissimo gli presenta la sua bellissima ragazza, Marianne, e gli propone di "usarla" come nuova modella. Frenhofer, abbagliato dal misto di sensualità e ritrosia della giovane, ritrova di colpo la verve artistica e decide di ultimare il suo capolavoro incompiuto, riadattandolo alla nuova musa. Ma il processo sarà difficile, faticoso e non indolore. Capolavoro di Jacques Rivette, poco conosciuto nel nostro paese, come gran parte della filmografia del regista francese, esponente di spicco della Nouvelle Vague. E' un film dalle molte bellezze, un dramma intimo, di grande eleganza e di enigmatica suggestione, sul mistero dell'arte, sul lampo divino che accende l'ispirazione e dà il via al processo creativo, sublimando così le azioni umane in una dimensione di classica astrazione. Il cuore dell'opera è nel rapporto che si crea tra il pittore e la sua modella (e quindi anche tra il regista ed i suoi attori), con tutte le relative implicazioni in termini di ruoli di potere, connessioni emotive, conflitti psicologici, complicità di sguardi, sensualità platonica, desideri repressi, metafore sessuali. I tre personaggi principali, Frenhofer (Michel Piccoli), Liz (Jane Birkin) e Marianne (Emmanuelle Béart), sono scritti e interpretati magnificamente, con una brillante analisi della relativa psicologia, motivazioni, reticenze, tormenti e contrasti. Michel Piccoli è superlativo e la bellezza della Béart (sempre nuda per oltre metà film) risplende dallo schermo, una sorta di musa imperscrutabile e disarmante. Premiato al Festival di Cannes con il Grand Prix Speciale della Giuria, è stato distribuito in Italia l'anno successivo in una versione accorciata di quasi 2 ore, intitolata La bella scontrosa - Divertimento. Per la piena comprensione (e apprezzamento) dell'opera è ovviamente consigliabile la versione originale di circa 4 ore. E', in assoluto, uno dei migliori film mai realizzati sulla pittura, sul relativo processo di ispirazione artistica e sui vari temi (esistenziali, emotivi e relazionali) ad esso sottesi.
 
Voto:
voto: 4,5/5

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