venerdì 21 maggio 2021

Le vie del Signore sono finite (1987) di Massimo Troisi

Negli anni '20 (durante il periodo fascista) Camillo, barbiere di un piccolo paesino, si ammala di una malattia psicosomatica che gli paralizza le gambe. Il medico imputa la causa a motivi psicologici derivanti dalla fine della sua storia d'amore con la bella Vittoria, che si è fidanzata con un altro. Di ritorno da Lourdes, Camillo conosce in treno Orlando, un ragazzo sensibile e paralizzato dalla nascita per motivi neurologici e tra i due nasce una sincera amicizia. Quando Vittoria rompe con il suo nuovo compagno, Camillo guarisce "miracolosamente" e cerca di riconquistarla. Ma intanto anche Orlando si è innamorato di lei e la situazione si complica. Ambiziosa commedia sentimentale a sfondo storico di Massimo Troisi, da lui anche scritta insieme ad Anna Pavignano. E' il film più atipico della carriera dell'autore, meno divertente degli altri ma più incline a toni meditativi e problematici, con echi drammatici che emergono di tanto in tanto, qualche sofismo di troppo, accenni di ridondanza espressiva ed un esile satira politica di grana grossa. E', probabilmente, fin troppo ragionato e poco istintivo, privo della naturale carica spontanea di Troisi. Alterna momenti brillanti ad altri manieristicamente cavillosi, come se l'autore stesse facendo una parodia in sottrazione di sè stesso. I punti di forza indiscutibili sono la sceneggiatura minuziosa, l'eleganza figurativa e le splendide interpretazioni di Marco Messeri e Jo Champa, che risultano addirittura più bravi di Troisi attore. Gli incassi al box office furono comunque molto buoni, ma fu evidente a tutti che il Troisi autore stava entrando in una fase diversa della sua carriera, più intimistica e ricercata, ma forse non propriamente nelle sue corde di regista. Bellissime musiche di Pino Daniele, con l'aggiunta di una piccola perla dal titolo "Qualcosa arriverà".
 
Voto:
voto: 3/5

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