lunedì 24 maggio 2021

L'erba di Grace (Saving Grace, 2000) di Nigel Cole

Grace, amabile signora di un piccolo paese della Cornovaglia, appassionata di giardinaggio e benvoluta da tutti, si ritrova di colpo vedova e piena di debiti per colpa di un marito fedifrago e imbroglione, che ha combinato guai in serie durante la sua vita. Con il rischio di perdere la casa, la donna si trova costretta ad inventarsi un lavoro per trovare i soldi necessari in tempi ristretti. Con l'aiuto di uno scaltro giardiniere, e coperta dal silenzio della sua comunità che si dimostra tollerante, solidale e fedele alle antiche tradizioni di pirateria del luogo, Grace si dà alla coltivazione di marijuana su larga scala e la sua serra diventa rapidamente il luogo di ritrovo preferito di tutto il paese e il motivo d'interesse di vari spacciatori. Gradevole commedia leggera e "allucinogena" di Nigel Cole, divertente, spigliata e infarcita di un retrogusto liberale contro il proibizionismo delle droghe leggere. Ha uno spirito lieve profondamente "british" e delle sequenze esilaranti che sfiorano il grottesco (le due vecchie zitelle acide e curiose che frugano nella serra di Grace, scambiano l'erba per tè e, dopo averne bevuto l'infusione, diventano allegre e simpatiche). Il finale politicamente corretto e l'epilogo con improbabile baraonda di attempati sballati, fanno perdere forza all'ilare sarcasmo impertinente della prima parte. Nel cast spicca la bravissima Brenda Blethyn che, dopo essersi fatta notare in ruoli drammatici, dimostra di essere perfettamente a suo agio anche in una commedia strampalata, senza smarrire la sua innata credibilità espressiva. Il film ha avuto un buon riscontro di pubblico in Gran Bretagna e anche da noi ha trovato i suoi incalliti ammiratori. D'altra parte la stima ufficiale, che prevede quasi 50 milioni di fumatori abituali di erba in Europa, vorrà pur dire qualcosa.

Voto:
voto: 3/5

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