sabato 29 maggio 2021

La ragazza sul ponte (La fille sur le pont, 1999) di Patrice Leconte

Adele è una giovane donna esuberante, inquieta e delusa, dalla vita e dall'amore, nel quale si getta a capofitto con troppo facile entusiasmo, senza imparare dagli errori del passato. Gabor è un lanciatore di coltelli, malinconico e disilluso. Lei cerca di suicidarsi buttandosi nella Senna, lui la salva e la porta con sè. Adele accetta di fargli da bersaglio umano e il loro numero riscuote successo grazie alla commistione tra brivido e bellezza. Tra i due nasce un ambiguo sentimento platonico, Gabor è evidentemente molto preso da questa sconosciuta entrata all'improvviso nella sua vita, ma non si sbilancia e non si dichiara. Adele continua a vivere rapporti occasionali con altri uomini e un giorno fugge via con un greco appena conosciuto su una nave da crociera. Elegante melodramma d'atmosfera di Patrice Leconte, impaginato in un raffinato bianco e nero fortemente evocativo e avvolto da un conturbante alone di mistero, che sospende la narrazione in uno stato di ipnotica suggestione, a metà tra la favola allegorica e il romanzo d'appendice. E' una piccola preziosa perla della filmografia dell'autore, magnificamente recitata dai due protagonisti Vanessa Paradis e Daniel Auteuil. Romantico e tragico, girato con uno stile ricercato, che omaggia i film d'amore francesi degli anni '30 (a cui Leconte è sempre stato affettivamente legato), trova i suoi momenti migliori nella tensione strisciante e trattenuta del rapporto tra Gabor e Adele, con il bellissimo volto della Paradis che diventa il manifesto perfetto di tutte le emozioni, i dubbi, le reticenze, le fragilità e gli slanci soffocati. Memorabile la sequenza del lancio dei coltelli vissuto con la valenza simbolica di un rapporto sessuale. Leconte è abilissimo nelle gradazioni, nel creare un gioco ambiguo di riflessioni speculari tra la metafora e la realtà, ma scioglie ogni riserva nell'epilogo, in cui chiarisce ogni dubbio sulla reale dimensione in cui inquadrare il film.
 
Voto:
voto: 3,5/5

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