giovedì 20 maggio 2021

Nell'anno del Signore (1969) di Luigi Magni

Roma, 1825. Il pontificato di papa Leone XII è intransigente e oppressivo nei confronti del popolo e dei moti di ribellione repubblicani della Carboneria. Con lo spauracchio della ghigliottina il potere viene esercitato dal viscido cardinale Rivarola e dal colonnello Nardoni, capo della polizia. Due carbonari che attentano alla vita di un nobile che ha tradito la loro causa, vengono arrestati e condannati a morte con esecuzione da eseguire in pubblica piazza. Alcuni popolani cercano in tutti i modi di liberarli, tra essi la bella ebrea Giuditta e l'inafferrabile Pasquino, la voce libera e clandestina di Roma, che affigge scritti satirici contro il potere sotto la statua di cui porta il nome. Affresco storico romanzato di Luigi Magni, il cantore della romanità popolana, parzialmente ispirato a vicende e personaggi realmente esistiti nella Roma pre-risorgimentale. E' una commedia drammatica anticlericale che ondeggia agilmente tra eventi tragici e trovate farsesche, utilizzando uno stile sarcastico per tessere la sua requisitoria (più spiritosa che rancorosa) nei confronti del potere. L'autore identifica chiaramente nella Chiesa il male maggiore, ma allude a quel particolare sistema di connivenze (tipicamente romano) tra papato e aristocrazia, che utilizzava il braccio armato della polizia al suo servizio per sottomettere il popolo e mantenere i propri privilegi di casta. Le licenze storiche sono parecchie, così come le semplificazioni "a tesi" di matrice populistica, ma il film è realizzato in maniera eccellente, con ritmo fluido e personaggi accattivanti, ben scritti e ottimamente recitati dalla magnifica squadra di attori. Tra questi citiamo Nino Manfredi, Claudia Cardinale, Enrico Maria Salerno, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Robert Hossein, Pippo Franco. Senza avere pretese didattiche, l'opera diverte e fa riflettere e sa catturare con sincera spontaneità lo spirito ribaldo della Roma proletaria e la tronfia protervia di molti custodi del potere temporale. Ebbe uno straordinario successo di pubblico, fu il maggior incasso italiano della stagione e convinse definitivamente il regista a farne una trilogia dedicata alla Roma risorgimentale. 
 
Voto:
voto: 3,5/5

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