domenica 23 maggio 2021

Martyrs (2008) di Pascal Laugier

Lucie è una bambina che viene rapita e tenuta segregata da misteriosi aguzzini. Dopo un anno di sevizie fisiche e psicologiche riesce a scappare e viene ricoverata in un istituto specializzato, ma non ricorda molti particolari e rifiuta di collaborare con gli inquirenti. Perseguitata dalle visioni di un essere mostruoso che l'aggredisce ripetutamente, Lucie sembra sull'orlo della follia, ma trova conforto nell'amicizia di Anna, un'altra paziente della clinica con cui stabilisce un legame profondo. Molti anni dopo un'adulta Lucie irrompe in una casa isolata e stermina l'intera famiglia che vi abita, poi chiama Anna per chiederle aiuto, dicendo di aver trovato e punito i suoi rapitori. Ma l'incubo non è affatto finito, perchè Anna finisce nelle mani di una setta di sadici squilibrati, guidati da una megera che si fa chiamare Mademoiselle, che torturano orribilmente le loro vittime per condurli in uno stato di martirio che li porti a scoprire cosa c'è dopo la morte, svelando il mistero dell'aldilà. Il così detto nuovo corso dell'horror francese ha prodotto nell'attuale  millennio una raffica di pellicole ultra-splatter, che hanno avuto un buon seguito presso la nicchia degli ammiratori, molti dei quali (evidentemente ringalluzziti dall'alta "macelleria") hanno millantato una piccola rinascita del genere horror, proveniente dalla Francia. Di tale "raffica" questo Martyrs di Pascal Laugier è, probabilmente, l'esponente più famoso e controverso, presentato in anteprima al 61-esimo Festival di Cannes e poi distribuito in sala, tra molte polemiche, con un divieto ai minori di 18 anni (cosa che non accadeva da molti anni per una pellicola horror). E' un film estremo, disturbante, violentissimo e morbosamente compiaciuto, una bieca operazione commerciale di ignobile sadismo voyeuristico (ovviamente perpetrato ai danni di protagoniste femminili giovani e belle), resa ancora più irritante dalla sua pretenziosità ideologica che cerca di giustificare il tutto nascondendosi dietro una trama assurda e risibile, un pastrocchio pretestuoso che tira in ballo un malato senso di oscuro misticismo, offendendo l'intelligenza degli spettatori. Il film ha avuto anche un remake americano: Martyrs (2015) di Kevin e Michael Goetz. Mezza stellina in più perchè due cose da salvare ci sono: la "creatura" che perseguita Lucie (che fa davvero paura) e il finale di cupo nichilismo.

Voto:
voto: 2/5

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