sabato 29 maggio 2021

L'insolito caso di Mr. Hire (Monsieur Hire, 1989) di Patrice Leconte

Monsieur Hire è uno scapolo solitario, scontroso e riservato, sarto di mestiere e poco avvezzo ai rapporti sociali. Vive una vita anonima in un vecchio palazzo e spia ossessivamente dalla finestra la bella Alice che abita di fronte, soprattutto nei momenti intimi. La ragazza se ne accorge ma sembra stare al gioco, mentre l'uomo perde completamente la testa per lei. Un giorno Hire vede qualcosa che non doveva vedere e si ritrova nei guai. Thriller erotico di Patrice Leconte, tratto dal romanzo "Les fiançailles de M. Hire" di Georges Simenon, già adattato per il grande schermo con Panico (1946) di Julien Duvivier. E' un film psicologico di suspense, di atmosfere angoscianti e di torbida sensualità, rigoroso nello stile asciutto (quasi bressoniano in molte sequenze) e magnificamente recitato dal protagonista Michel Blanc, bravissimo ad esprimere attraverso lo sguardo le pulsioni, i tormenti, i desideri, la frustrazione e la disperazione esistenziale del protagonista, un misantropo asociale incapace di svelare agli altri il suo mondo interiore. Con echi di Hitchcock, Polanski e Kieslowski, è un film sul voyeurismo che nasce da abissi di solitudine e che diventa ideale prolungamento dello sguardo cinematografico dello spettatore. Ma trattasi di una scopofilia retrograda, inconsciamente rivolta verso la propria sessualità recondita, negata e castrata, più che verso l'oggetto esterno dell'osservazione. Hire è un sociopatico represso che non riesce a vivere normalmente la propria emozionalità perchè non ha il coraggio di accettare sè stesso e questa sua debolezza sarà la sua condanna. Da segnalare la preziosa colonna sonora di Michael Nyman e la bellezza maliziosa della coprotagonista Sandrine Bonnaire nel ruolo dell'ambigua Alice, oggetto del desiderio e perno narrativo dell'intera vicenda.
 
Voto:
voto: 3,5/5

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