lunedì 24 maggio 2021

L'amore molesto (1995) di Mario Martone

Delia, disegnatrice a Bologna, torna a Napoli, sua città d'origine, per indagare sulla morte improvvisa della madre Amalia, su cui la versione ufficiale parla di suicidio per annegamento. Delia non si convince, conoscendo la natura di sua madre, solare, vitale e bellissima e, ricostruendo i suoi ultimi giorni di vita, inizia a ricordare dolorosi eventi del suo passato che il suo inconscio aveva istintivamente rimosso. E più Delia scava nella vita di Amalia e più si rende conto che sta scavando dentro sè stessa. Mario Martone, al suo terzo lungometraggio per il grande schermo, ripete l'exploit dell'esordio con un film diverso, ma ugualmente riuscito e accattivante. L'amore molesto, tratto dall'omonimo romanzo di Elena Ferrante, è un po' melodramma, un po' thriller psicologico e un po' analisi intimistica, attraverso uno straordinario ritratto femminile, complesso e stratificato, che indaga sui recessi segreti della protagonista, ma anche di una città come Napoli, carnale, esagerata, famelica, contraddittoria, sospesa tra la vita e la morte, tra la bellezza e il degrado, tra l'euforia e la tragedia, alla perenne ricerca delle proprie radici ancestrali. In questo percorso di introspezione, tormentato e necessario, il regista ci immerge in un mondo pulsante, sensoriale e sensuale, alternando il "dentro" e il "fuori", il teatro e la vita, i ricordi e le suggestioni, sulle note di una evocativa colonna sonora etnica composta da Steve Lacy e Alfred Shnitke. Bravi e giusti tutti gli attori: Anna Bonaiuto, Angela Luce, Gianni Cajafa, Peppe Lanzetta, Enzo De Caro e Licia Maglietta. Il film ha vinto molti premi italiani (Grolla d'oro, 3 David di Donatello, Nastro d'Argento).
 
Voto:
voto: 4/5

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