Bruno è un insegnante introverso, vive a Milano e trascina i suoi giorni tra depressione, ansia di vivere, droghe e una fidanzata che non regge. Ha lasciato da tempo la sua Livorno per ripartire da zero e rompere i ponti con il passato, la famiglia e una madre bella, solare, amorevole, svampita e vulcanica, che lo ha sempre messo in imbarazzo e gli ha "rovinato la vita". A causa della malattia terminale di lei, la sorella Valeria lo richiama a Livorno per l'ultimo saluto a quella madre ingombrante che è ancora per lui fonte di disagio. Bruno ritorna a casa e rivive nei ricordi gli anni ingenui e turbolenti della sua giovinezza, in cui la protagonista assoluta è sempre lei, sua madre Anna, con la sua tenera fragilità, il suo fascino seducente e la sua pazza esuberanza. Tra rimpianti e rincontri, lo attenderà anche qualche sorpresa inaspettata. Commedia corale dolce-amara di Paolo Virzì, che riconferma il suo innato talento di narratore dei sentimenti popolari del "belpaese" e di erede naturale della grande tradizione della Commedia all'Italiana, con una spiccata tendenza per il gusto, la sensibilità e la semplicità, piuttosto che per il cinismo e la satira di costume. Il cuore della vicenda è il magnifico personaggio di Anna, interpretato (nelle due stagioni della sua vita) da Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli con grande efficacia, in perfetto equilibrio tra dolcezza, seduzione, vitalità e frivolezza. Sullo sfondo malinconico di un'Italia d'altri tempi e sulle note del celebre brano di Reverberi-Di Bari-Mogol che dà titolo al film, viene messo in scena il difficile rapporto di amore-odio tra un figlio "musone" e una madre "imbarazzante", in un mosaico di flashback tra passato e presente non sempre gestiti alla perfezione nel continuo andirivieni. Bravi e calibrati anche gli interpreti di contorno: Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Marco Messeri e il piccolo esordiente Giacomo Bibbiani. E' un film di sentimenti ed emozioni private, che fa ridere e piangere, tenendo a freno gli eccessi di sentimentalismo ed abbracciando una delicata tenerezza emotiva. Virzì coccola affettuosamente (quasi) tutti i suoi personaggi ed ha per loro uno sguardo privilegiato, un'ideale carezza di comprensione. Ma, manco a dirlo, ama spudoratamente (e si vede) la sua protagonista Anna, e non solo perchè interpretata da sua moglie (Micaela Ramazzotti), ma per affinità elettiva. Il film ha avuto un buon successo di pubblico e critica ed ha segnato il felice ritorno del regista alla sua città natale.
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