domenica 16 maggio 2021

Capone (2020) di Josh Trank

Al Capone, dopo avere scontato 10 anni di carcere per evasione fiscale, riceve la concessione di poter trascorrere il resto della pena agli arresti domiciliari nella sua lussuosa residenza tra le paludi della Florida. Nonostante abbia solo 47 anni, Capone sembra già un vecchio, minato nel fisico e nella mente dalla sifilide, dalla demenza, dall'alcolismo e dalle ossessioni dei crimini del passato, che ritornano come fantasmi a turbarlo sotto forma di visioni. Nonostante le attenzioni di una moglie devota e affettuosa, l'uomo è depresso e angosciato, sempre sull'orlo di una lucida follia, anche perchè non riesce più a ricordare dove ha nascosto il suo "tesoro". Il cinema ha sempre "saccheggiato" il personaggio di Al Capone, il più famoso gangster americano di tutti i tempi, dedicandogli numerosi film o in maniera diretta o attraverso figure a lui ispirate. Attori come Robert De Niro, Rod Steiger, Ben Gazzara o Jason Robards si sono cimentati in passato con l'iconico ruolo con diverse fortune, contribuendo ad alimentare il sinistro alone di leggenda del crimine che ha sempre accompagnato il personaggio. In questo nuovo biopic firmato da Josh Trank viene scelto un approccio diverso, più intimo, psicologico e crepuscolare, raccontando gli ultimi tormentati anni di vita del gangster, un viaggio oscuro nella sua mente sofferente, inquieta e carica di rimorsi, con l'ombra gelida della morte sempre alle spalle. L'intento del progetto è quello di portare in scena la fine ingloriosa di un'anima dannata e il tramonto di un'era del crimine, attraverso una narrazione nella soggettiva del protagonista, e, quindi, alterata, nevrotica e carica di simbolismi. Ma purtroppo la resa finale non è all'altezza delle aspettative per colpa di una sceneggiatura esile e di una regia piatta e disarmonica, incapace di creare una visione stilisticamente incisiva. Un altro aspetto poco felice è l'eccesso di trucco prostetico applicato sul volto dell'attore Tom Hardy, che crea uno spiacevole effetto macchietta in diverse scene. L'interpretazione di Hardy, così come quella di Linda Cardellini, sono comunque di buon livello complessivo, ma purtroppo finiscono per "annegare" nei numerosi difetti della pellicola, che alla fine risulta innocua e inutile, perchè non aggiunge nulla di nuovo all'iconografia o alla conoscenza di Capone.
 
Voto:
voto: 2,5/5

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