Dal romanzo "Il capitano Blood" (1922) di Rafael Sabatini. Port Royal, Giamaica, fine del XVII secolo: il dottor Peter Blood cura i ribelli feriti durante una rivolta e per questo viene imprigionato e venduto come schiavo. Grazie al suo fascino riesce a conquistare la fiducia della bella nipote del governatore, che lo fa liberare e lo ammette a palazzo come medico ufficiale. Ma Blood scappa, libera tutti i suoi compagni, ruba una nave e si mette a fare il pirata, aiutando la povera gente contro gli oppressori inglesi. Appassionante film di avventure piratesche di Michael Curtiz, agile e dinamico, con delle formidabili scene d'azione, suggestivi combattimenti in mare aperto e incredibili effetti speciali (per l'epoca). E' uno dei migliori e dei più famosi film sui pirati del cinema americano, che lanciò l'australiano Errol Flynn avviandolo verso una carriera folgorante, rendendolo immediatamente un divo del genere avventuroso, l'icona popolare del ribelle gentiluomo che seduce il gentil sesso e si batte come un leone per le cause giuste in difesa dei deboli. La leggenda vuole che fu proprio Jack Warner (boss della celebre Major) a incrociare casualmente il giovane Errol Flynn che si aggirava negli studios in cerca di lavoro e venne così colpito dal suo aspetto (una miscela tra un adorabile spaccone e un elegante aristocratico) da proporlo per un provino e poi assegnargli il ruolo di Capitan Blood che ne avrebbe decretato la fortuna. Sul set ci furono diversi problemi dovuti al vizio di bere dell'attore, al punto che Warner minacciò più volte di licenziarlo. Dopo il grande successo commerciale del film Flynn "ricattò" la Warner, pretendendo un cospicuo aumento dei suoi compensi, altrimenti sarebbe passato senza problemi alla concorrenza. Dopo vari tira e molla e molte arrabbiature, il vecchio patriarca dovette cedere alle richieste dell'attore, che si dimostrò "cacciatore di gloria" anche nella vita reale, dando così inizio alla sua sfolgorante carriera come divo d'azione, e quasi sempre al fianco dell'attrice Olivia de Havilland che, dopo il fortunato esito di Capitan Blood, si rivelò compagna di set ideale per l'australiano. Per la realizzazione del successivo Lo sparviero del mare (1940), sempre diretto da Curtiz e con Flynn protagonista, furono riutilizzate molte scene di battaglia girate per questo film, in cui il regista aveva dimostrato una notevole abilità nell'uso realistico dei modellini navali. Nel 1949 ne fu fatta anche una riedizione colorizzata.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento