venerdì 4 giugno 2021

Body of Evidence - Il corpo del reato (Body of Evidence, 1992) di Uli Edel

Un ricco uomo d'affari viene ritrovato morto per infarto nel suo letto. La sua giovane amante, Rebecca Carlson, da poco nominata sua erede per milioni di dollari, viene accusata di omicidio: consapevole dello stato di salute dell'uomo, malato di cuore, lo avrebbe ucciso con eccessiva attività sessuale. Il giovane avvocato Frank Dulaney ne assume la difesa e la fa uscire su cauzione, ma finisce presto irretito dal fascino della donna che lo attira in un vortice di sadomasochismo e giochi sessuali violenti. Thriller erotico pruriginoso, prodotto da Dino De Laurentiis e diretto dal tedesco Uli Edel con mano greve, cercando di replicare il successo "scandaloso" del coevo Basic Instinct. Ma i risultati sono imbarazzanti su tutti i fronti anche perchè, volendo forzare il già invocato paragone, il film di Verhoeven era quanto meno interpretato egregiamente, qui invece gli attori sono tutti ben al di sotto del loro standard (Willem Dafoe, Joe Mantegna, Anne Archer) e la protagonista Madonna è un completo disastro: recitazione pessima e anche dal punto di vista della sensualità non sembra affatto credibile come "corpo del reato" evocato dal titolo malizioso. La trama è una maldestra brutta copia di Witness for the Prosecution di Wilder, la regia è grossolana, i personaggi monodimensionali, i dialoghi risibili e le numerose scene erotiche softcore non trasmettono alcun brivido, anzi hanno momenti di ridicolo involontario. Anche il presunto colpo di scena finale risulta artificioso e banale, il colpo di grazia alla pazienza dello spettatore. Viene da chiedersi cosa ci facessero Willem Dafoe e Julianne Moore in un filmaccio del genere, ma si sa che "non tutte le ciambelle riescono col buco".
 
Voto:
voto: 1,5/5

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