martedì 1 giugno 2021

Bug - La paranoia è contagiosa (Bug, 2006) di William Friedkin

Agnes vive da sola in un motel isolato e cerca di lasciarsi alle spalle un doloroso passato, con un ex marito violento che non smette di tormentarla. La donna cerca di dimenticare la sua frustrazione tra alcool, droga e una relazione saffica con una cameriera. L'incontro con un'altra anima persa in cui si riconosce, Peter, ex marine timido e gentile, le fa sperare nell'inizio di una nuova relazione. Ma Peter nasconde gravi disturbi post traumatici ed è vittima di orribili allucinazioni: egli ritiene di aver subito degli esperimenti militari segreti, che gli hanno impiantato nel corpo un insetto parassita che si nasconde sotto pelle e si moltiplica a dismisura, divorandolo lentamente dall'interno. Sarà l'inizio di un incubo sempre peggiore. Inquietante horror psicologico di William Friedkin, tratto dall'omonima pièce teatrale di Tracy Letts che ha scritto anche la sceneggiatura. Sotto forma di surreale spirale progressiva verso la follia, questo film intimamente disturbante è un cupo trattato sulla paranoia, un viaggio allucinante all'interno di due menti disturbate, il cui progressivo cupio dissolvi diventa la metafora di un malessere collettivo ben più ampio: lo sbandamento della società americana post 11 settembre che vede pericoli in ogni dove, tra terrorismo, guerre, complottismo, crisi economiche ed una politica sempre più distante dai reali bisogni della gente. E' un dramma mentale questo 18-esimo lungometraggio del grande regista di Chicago, tutto ambientato in una camera di motel, privo di effetti macabri o di violenza esplicita, durante il quale non vedremo mai i famigerati insetti. Tutto l'orrore proviene dall'interno e si propaga come una contagiosa ossessione, fino all'epilogo inevitabilmente tragico. Visionario, eccentrico e profondamente agghiacciante, è un'opera che lascia il segno e non si dimentica facilmente. Bravissimi i due protagonisti Ashley Judd e Michael Shannon, sempre credibili e convincenti in ruoli potenzialmente ad alto rischio di over acting. Passato in sordina nel nostro paese e frettolosamente bollato come film "minore", è invece da recuperare, specialmente per gli amanti degli horror claustrofobici di natura psicologica. Presentato al Festival di Cannes 2006, ha ricevuto il Premio FIPRESCI assegnato dalla stampa internazionale specializzata.
 
Voto:
voto: 4/5

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