venerdì 4 giugno 2021

Estate violenta (1959) di Valerio Zurlini

Estate del 1943. Carlo, figlio di un gerarca fascista, raggiunge i suoi amici in vacanza a Riccione. Tra loro c'è Rossana, che ha una evidente simpatia per lui, che a sua volta non sembra indifferente. Ma un giorno Carlo conosce in spiaggia Roberta, giovane vedova di un ufficiale morto in guerra, e tra i due esplode una passione improvvisa e incontrollabile. Ma arriva il fatidico 25 luglio, con la caduta di Mussolini, e la guerra che sembrava lontana in quel piccolo angolo vacanziero, di colpo irrompe con la sua furia. Il padre di Carlo si dà alla fuga e invita il figlio ad andare con lui, ma il ragazzo non intende separarsi da Roberta. Struggente e disperato melodramma di Valerio Zurlini, magicamente sospeso tra toni malinconici, eleganza formale, vivida istantanea d'epoca, dolcezza del tocco e trattenuta potenza espressiva, implosa in una emblematica riflessione sul tempo che resta. Non è un film politico e nè tanto meno storico, l'ambientazione nell'estate fatale della storia italiana del '900 è soltanto la cornice, ma non il quadro. E' un film d'amore, uno dei più belli nella storia del nostro cinema, con echi lontani di neorealismo (riaggiornato) ed evidente sintonia con la poetica di Antonioni ed il suo isolamento borghese. L'estate, la guerra, il fascismo appaiono come le percezioni soggettive dell'animo dei protagonisti, che vivono l'estasi, il fuoco ed il tormento del loro amore difficile, interiorizzando ciò che accade intorno, in uno sfasamento di equilibri, individuali e collettivi. E' un film di sguardi e di pulsioni, di innocenza perduta e di passioni distruttive, tutto librato nella minuziosa prospettiva pittorica tipica del regista bolognese. Memorabile il finale sul treno, suggestive le musiche di Mario Nascimbene e intensa prova di recitazione dei due protagonisti: Eleonora Rossi Drago e Jean-Louis Trintignant. Per la Rossi Drago, premiata con il Nastro d'Argento, si tratta dell'interpretazione migliore della sua carriera.
 
Voto:
voto: 4/5

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