venerdì 4 giugno 2021

Un americano a Roma (1954) di Steno

Nando Moriconi è uno strampalato giovanotto di Trastevere, un frescone infatuato dell'America che si atteggia spavaldamente ad americano imitandone la parlata e ripetendo frasi o gesti che ha sentito nei film. Con le sue stramberie si mette spesso nei guai: durante l'occupazione nazista di Roma viene scambiato per sovversivo e recluso in un campo di lavoro e anche i primi liberatori americani giunti nella capitale lo accusano di sabotaggio. Ma Nando riesce sempre a cavarsela, con la fortuna che spesso assiste gli sciocchi. Dopo un turbolento equivoco amoroso con una bella pittrice newyorkese, il nostro, al culmine del suo delirio da sognatore incallito, sale sul punto più alto del Colosseo e minaccia di gettarsi nel vuoto se non gli promettono di mandarlo in America. Celeberrima satira di costume di Steno sull'italietta del dopoguerra e sul mito esterofilo dell'America che pervase tanti giovani dell'epoca affascinati dalla sua immagine, semplicisticamente idealizzata, che arrivava attraverso il cinema, i libri, le riviste o la musica. E' un film leggero, dalla sceneggiatura esile e quasi pretestuosa, bozzettistico e macchiettistico, con alcune cadute nella farsa greve, e la riprova è che, guardandolo oggi, appare decisamente troppo lungo nonostante i suoi scarsi 89 minuti di durata. Ma è anche un film storico, fondamentale per la carriera di Alberto Sordi (che da questo momento in poi inizierà un'ascesa inarrestabile diventando il mattatore della Commedia all'Italiana e uno dei comici più amati dalle Alpi alla Sicilia) e forte di alcune gag memorabili che sono entrate di diritto nell'immaginario collettivo (tra cui quella divertentissima di Nando che vuole pranzare all'americana con latte, toast e mostarda, ma poi si arrende ai "maccheroni", che in realtà sono spaghetti). Il simpatico personaggio di Nando Moriconi (chiamato a volte anche Mericoni), pietra miliare dalla coloratissima galleria di italiani medi rappresentati da Sordi, fu inventato l'anno prima (in occasione del film Un giorno in pretura (1953) di Steno) dallo stesso attore, dal regista e dall'aiuto regista Lucio Fulci, molti anni prima che si desse agli horror truculenti che lo hanno reso famoso. Sordi vestirà di nuovo (e per l'ultima volta) i panni di Nando Moriconi nel film a episodi Di che segno sei? (1979) di Sergio Corbucci, un ritorno esilarante ma anche malinconicamente crepuscolare a distanza di 26 anni, con l'ex bulletto fregnone ormai invecchiato (ma sempre in fissa con gli americani), alle prese con un improbabile ruolo da guardia del corpo dei ricchi borghesi (l'episodio si intitola "Fuoco" e prende in gira la mania di molti benestanti degli anni '70 di rivolgersi ai "gorilla" per timore dei rapimenti). Nel film fa una piccola apparizione una quindicenne Ursula Andress.

La frase: "Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno...!"

Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento