mercoledì 2 giugno 2021

Ransom - Il riscatto (Ransom, 1996) di Ron Howard

Tom Mullen è il ricco magnate di una compagnia aerea, ha una splendida casa al centro di New York e una famiglia che tutti gli invidiano. Tutto precipita quando il suo piccolo figlio, Sean, viene rapito con una richiesta di riscatto di due milioni di dollari. Nonostante il supporto dell'FBI Mullen prende una decisione che spiazza tutti e annuncia in diretta televisiva che non pagherà, anzi mette una taglia sulla testa dei rapitori, raddoppiando la posta. Thriller poliziesco diretto con sufficiente mestiere da Ron Howard, eclettico artigiano di Hollywood che riesce sempre a lavorare con grandi cast e ogni tanto imbrocca pure qualche buon film. Ma non è questo il caso. Ransom è il remake di Il ricatto più vile (1956) di Alex Segal, da cui riprende pedissequamente la vicenda, attualizzandola ai giorni nostri ed al cinismo moderno. Il nodo etico della questione è quello alla base di ogni sequestro: cedere al ricatto per motivi sentimentali oppure affidarsi alla giustizia perchè faccia il suo corso. Il film lo ribalta con un colpo di scena all'americana, tanto arrogante quanto inverosimile, e costruisce poi su questo le prevedibili dinamiche della storia (essendo un film hollywoodiano non ci vuole di certo un genio per capire quale sarà l'epilogo). La pellicola aveva due elementi potenzialmente molto interessanti: il protagonista è un "buono" antipatico, ambiguo, moralmente "elastico", esponente di quel capitalismo avido e tronfio che in America conoscono molto bene. E poi il parallelismo tra il mondo di Mullen (gli squali dell'upper class) e quello dei rapitori (i criminali di nome e di fatto), che pur essendo in questo caso uno contro l'altro dimostrano di avere più di un elemento in comune. Con un altro regista e in un diverso ambito produttivo se ne poteva fare un noir coi fiocchi. Invece Howard risolve tutto all'acqua di rose, all'insegna di un innocuo politicamente corretto. Il cast (che annovera Mel Gibson, Rene Russo, Gary Sinise e Delroy Lindo) fa il suo senza strafare, mantenendosi, in linea con il film, sul tono di un convenzionale intrattenimento con azione e suspense.
 
Voto:
voto: 2,5/5

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