domenica 15 dicembre 2013

La leggenda del Re pescatore (The fisher king, 1991) di Terry Gilliam

Intenso melodramma surreale tendente al fantastico, alla maniera del visionario Gilliam, capace di mescolare abilmente toni e registri narrativi diversi, spaziando dalla commedia alla tragedia senza perdere in coerenza e densità estetica. Potente sia visivamente che emotivamente il film ha le sembianze di una favola moderna, a tratti crudele, ma non maschera le sue ambizioni di intenso apologo sull'amicizia virile, sulla caducità effimera del successo, sulla solitudine dei reietti nelle grandi metropoli occidentali e sulla disperata ricerca dell'amore come molla principale delle azioni umane. Solo un regista come Gilliam poteva mantenere coese tante tematiche senza perdere in efficacia o, peggio, scivolare nel patetico, pericolo che viene evitato anche nel finale che ammicca al "sentimentale". Straordinario il cast: Jeff Bridges (nei panni di un DJ di grande successo che si ritrova improvvisamente sul lastrico), Robin Williams (nel ruolo di un professore di storia medievale che perde il senno, in seguito ad un tragico fatto di sangue, e si ritrova barbone allucinato alla ricerca del Santo Graal tra i grattacieli di Manhattan), Mercedes Ruehl (la "tosta" compagna di Bridges, premiata con l'Oscar) e Amanda Plummer (ragazza inquieta e smarrita alla disperata ricerca dell'amore).

Voto:
voto: 3,5/5

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